Un’altra seduta del Bastione Saint Remy è crollata. Opera dei soliti vandali o semplice selfie non andato a buon fine? Il dilemma che pare celarsi dietro il crollo delle sedute del “nuovo Bastione”, continua a non trovare risposte.

L’unica certezza al momento, appare l’estrema fragilità dei materiali e una sorveglianza che non riesce a garantire l’incolumità dello storico monumento cagliaritano. Il susseguirsi di fatti simili che oramai va avanti da diversi mesi, ha scatenato l’indignazione ma soprattutto la curiosità dei cittadini.

Se da un lato c’è chi ipotizza che possa trattarsi di inaccettabili bravate, dall’altro si punta il dito su esuberanti turisti e visitatori, talmente ammaliati dall’incantevole panorama da non poter resistere alla tentazione di uno scatto in cima alle “nuove” panchine, le quali, appunto, non sarebbero in grado di reggere il peso di cotanto “entusiasmo”. Intanto bocche cucite dal palazzo comunale, al momento si preferisce soprassedere sull’argomento, in attesa di immediati, quanto indispensabili provvedimenti, sulla questione. (Fabio Leo)

È suonata questa mattina, 15 settembre 2025, la campanella che inaugura ufficialmente l’anno scolastico 2025/2026 in Sardegna. Dopo la pausa estiva, oltre 200.000 studenti hanno varcato i cancelli degli istituti, riportando vita e movimento nelle aule di tutta l’isola, dai grandi centri urbani come Cagliari, Sassari e Oristano fino ai paesi più piccoli.

Accanto a loro, circa 25.000 docenti hanno riaperto i registri con la speranza di un anno scolastico sereno e ricco di opportunità.

Il calendario regionale prevede la conclusione delle lezioni l’8 giugno 2026 per le scuole primarie e secondarie, mentre le scuole dell’infanzia continueranno fino al 30 giugno. La campanella di oggi non segna soltanto un ritorno alle routine quotidiane, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo per la comunità scolastica sarda: un anno di sfide, speranze e traguardi da raggiungere insieme.