La Dinamo Sassari si aggiudica il lunch match della ventunesima giornata di campionato superando con piacere la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti. Nessuna pietà per gli ex (presenti anche i cugini Diener e Johnson-Odom), anche se i lombardi sono riusciti a reagire con forza nel terzo quarto e a ribaltare una sfida che i biancoblù parevano aver messo al sicuro. Quindi l’ultimo quarto ha rimesso le cose a posto fino al 102-86: Achille Polonara, Josh Bostic e Darko Planinic sono stati il braccio armato di Federico Pasquini per tutta la partita. Ora i sassaresi sono al settimo posto (in piena zona playoff) e possono contare sul ribaltamento della differenza canestri negli scontri diretti.

CRONACA

Dinamo Sassari che scende in campo con Stipcevic in cabina di regia al posto di Hatcher e Spissu, Sacchetti risponde tenendo in panchina i due Diener e dando spazio all’altro ex di giornata, Darius Johnson-Odom. Ed è proprio Odom a cercare di indirizzare la gara mettendo una tripla a seguito dall’apertura di tabellino di Ruzzier. Sims sembra propiziare una mini fuga cremonese, ma Jones prima e Bamforth poi rimettono le due formazioni a contatto (7-9). Martin e Milbourne provano a staccarsi, ma si accende la mano di Pierre in combutta con Jones dentro l’area e così l’ala canadese pareggia sul 17-17. Tripla del sorpasso per Polonara, una palla persa da Travis Diener consente a Planinic di agganciare due tiri liberi del + 5. Travis si riscatta subito dopo eludendo Spissu, Polonara mette in grave difficoltà Fontecchio e Ricci che faticano a contenerlo. Drake Diener opera il sorpasso con una tripla delle sue, risponde Bostic dall’arco per due volte prima che si aggiunga alla fiera delle triple pure Martin. Gioco potenziale da tre punti per Planinic, 32-27 per la Dinamo e time out Cremona. Bomba di Spissu del + 10, Bostic costringe Sacchetti a chiamare un altro time out perché la Vanoli è andata completamente in bambola. Johnson-Odom sblocca i suoi dopo quasi sei minuti del secondo quarto, Planinic e Bostic non lasciano spazio a possibili rimonte cementando il vantaggio (43-29). Sacchetti oppone un quintetto basso ma non trova soluzioni positive, questa scelta esalta le caratteristiche da predatore d’area di Planinic che impone la sua legge con quattro punti di fila, Bamforth infila la sua seconda tripla in faccia a Drake Diener. Mini break di 5-0 per Cremona, che nel finale riesce a rendere meno pesante il passivo: Dinamo al riposo sul 50-40.

Bel ritorno in campo per Polonara che ridicolizza Martin e Ricci, prendendosi i primi sei punti del terzo periodo. Cremona si sveglia con la tripla di Ruzzier e il tiro dalla media di Ricci, Stipcevic rimette tutto a posto con una buona tripla ma intanto gli ospiti sono tornati in partita (59-48 per Sassari). Serie di bombe di Cremona che rientra sul – 5, Pasquini chiama la sospensione per strigliare i suoi. Al rientro in campo botta e risposta tra Planinic e Martin, poi il croato mette due liberi che fanno respirare i sassaresi sul 63-57. Schiacciata di Pierre, Portannese e Fontecchio per il – 1 lombardo, Planinic prova a lottare ma le bombe di Portannese e Fontecchio operano il sorpasso sul 67-70. Controsorpasso di Planinic, bomba di Polonara, poi le due squadre si bloccano un attimo fino alla tripla del 77-72 di Bostic. Martin stoppa Jones, ma si scatena Polonara: triple, appoggi a canestro e la Dinamo torna a + 12. Bomba di Bostic, Jones rende vana la tripla di Portannese e poi tocca a Stipcevic segnare dalla lunga distanza. Bostic rende sicura la vittoria siglando un 2/ 2 dai liberi, ed infatti non accade molto fino alla fine del tempo: la Dinamo vince 102-86.

TABELLINO

Dinamo Banco di Sardegna 102– Vanoli Cremona 86

Banco di Sardegna. Spissu 3, Bostic 20, Bamforth 6, Planinic 23, Devecchi, Pierre 13, Jones 8, Stipcevic 9, Hatcher, Polonara 20, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Cremona. Johnson Odom 9, Martin 15, Gazzotti, T. Diener 5, Ricci 4, Ruzzier 5, Portannese 15, Fontecchio 12, Sims 2, D. Diener 15, Milbourne 4. All. Meo Sacchetti

Luigia Mercalli, conosciuta affettuosamente come Lisetta, ha raggiunto a febbraio scorso il prestigioso traguardo dei 110 anni, e, questo dicembre è entrata di diritto tra le dieci persone più longeve d’Italia. Originaria di Carloforte, dove è nata il 17 febbraio 1915, Luigia rappresenta oggi la donna più longeva della Sardegna.

Foto di Pierino Vargiu

Insegnante per 46 anni, ha dedicato la vita all’educazione, iniziando con economia domestica, contabilità e merceologia, per poi passare all’educazione tecnica. Trasferitasi a Cagliari nel 1951, ha lasciato un segno indelebile nella comunità scolastica, diventando un punto di riferimento per generazioni di studenti.

Foto di Pierino Vargiu

Lucida, elegante e sempre sorridente, Lisetta ha condiviso con chi le ha fatto visita scorci della sua lunga esistenza, fatta di momenti felici ma anche di difficoltà straordinarie. Ha vissuto due pandemie – l’influenza “spagnola” e il Covid – e gli anni durissimi della Seconda Guerra Mondiale, durante i bombardamenti del 1943 a Carloforte, quando si prese cura dei feriti e vegliò su chi non ce l’aveva fatta.

“Mi sono sposata a 36 anni, con Luigi Quaquero, senza la c”, precisa con il consueto garbo Luigia, che oggi continua a incarnare forza, vitalità e tempra straordinaria.  Le immagini della signora, firmate dal fotografo Pierino Vargiu, ambasciatore della longevità in Sardegna, catturano la grazia e la vivacità di un’ultracentenaria che continua a essere simbolo di eleganza e memoria storica della sua terra.