Il giovanissimo scrittore di Cagliari, Matteo Porru ospite ieri da Costanzo su Rai 1 a “S’è Fatta Notte”.

Il sedicenne cagliaritano Matteo Porru è stato ospite su RAI 1 della trasmissione “S’è fatta notte”, per parlare del suo ultimo libro, della discriminazione e degli atti di bullismo che spesso subisce chi viene visto diverso. Maurizio Costanzo impressionato dalla sua intelligenza gli ha rivolto un complimento di cui andare molto fieri.

Dopo l’ospitata da Licia Colò, Matteo Porru, classe 2001 torna in TV, questa volta ospite insieme a Vladimir Luxuria di Maurizio Costanzo per parlare del suo libro e della sua esperienza di vita. Durante tutta la puntata il giornalista, impressionato dall’intelligenza di Matteo, ha giocato sull’età del ragazzo, facendo credere ironicamente di dubitare dei 16 anni dichiarati dal ragazzo, che per la verità nei giorni successivi alla registrazione della puntata ne ha compiuti 17. Matteo che frequenta il terzo anno al liceo classico Dettori, scrittore da quando aveva solo 8 anni ha all’attivo 16 libri. L’ultimo “The Mission”, edito da La Zattera presentato anche alla Fiera del Libro di Torino e a quella di Francoforte col primato assoluto di scrittore più giovane, sta riscuotendo molto successo. Il libro affronta il problema legato all’opportunità di rivelare ai pazienti pediatrici la verità sulle proprie condizioni di salute, e l’autore sostiene che in questi casi non sia giusto mentire  nonostante la giovane età dei  malati.

È il 1987 quando Matteo Porru pubblica la traduzione del “Pinocchio” di Collodi in sardo, sardo campidanese per la precisione.

Non è stata la prima opera importante a essere tradotta nella lingua della nostra meravigliosa isola, però il “Pinocchiu” era la versione sarda di un capolavoro per l’infanzia, quindi sarebbe stato uno strumento utile affinché “is pipius e is piccioccheddus de sa Sardigna” imparassero – in modo divertente tramite un grande classico – la lingua della propria terra, una lingua sempre meno studiata e valorizzata e pertanto poco conosciuta dai nostri pargoli.

“Ci fiat una borta… «Unu rei!» hant a nai luegu is pipius chi hant a liggiri custu liburu. No, pipieddus, heis sbagliau. Ci fiat una borta un arrogu de linna. No fiat linna de valori, ma un arrogu calisisiat de cussus truncus ammuntonaus chi, cand’arribat s’ierru, si ponint in is istufas e in is gimineras po alluiri su fogu e po calentai is domus”.

“C’era una volta… «Un re!» diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo di catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.”

Matteo Porru, classe 1934, è stato insegnante e dirigente scolastico. Ha sempre fatto parte di un circolo di intellettuali strenui difensori della linguistica locale. Ha pubblicato altri libri per valorizzare la lingua sarda.