Il turismo è la vostra vita e scalpitate dalla voglia di promuovere le bellezze della Sardegna in tutto il mondo? Bene, se avete un’impresa che opera nel settore turistico e siete in cerca di una vetrina internazionale che vi permetta di soddisfare quella voglia, conquistando nuovi mercati per i vostri prodotti o servizi turistici, non perdetevi questa ghiotta occasione. Anche quest’anno, infatti, la Regione Sardegna allestirà un proprio stand presso la Fiera Internazionale per il Turismo “LEISURE 2018” che si terrà a Minsk, in Bielorussia, dal 4 al 7 aprile 2018: uno spazio espositivo di 30 mq interamente dedicato alle meraviglie dell’Isola si aprirà per le aziende turistiche sarde che intendono promuoversi all’estero, impegnandole in una tre giorni dell’esposizione ricca di eventi. Affrettatevi, però, perché solo 10 imprese isolane avranno il privilegio di fare bella mostra di sé in questa straordinaria vetrina internazionale.

“LEISURE 2018” è la fiera annuale del turismo più importante della Bielorussia, un evento di grande risonanza internazionale che ogni anno richiama numerosissime imprese del settore turistico, provenienti da tutte le aree del mondo, e altrettanti visitatori. Giunta alla sua ventunesima edizione, la fiera è organizzata dal Centro nazionale esposizioni “Belexpo”, con il patrocinio della Presidenza della Repubblica di Bielorussia e la collaborazione del ministero dello Sport e del Turismo: l’evento rappresenta una prestigiosa opportunità per tutti gli espositori che mirano a estendere la propria rete di potenziali clienti e promuovere i propri prodotti e servizi turistici nel mercato bielorusso e, di riflesso, in quello internazionale. Perciò, non esitate.

Le imprese turistiche interessate potranno partecipare alla “LEISURE 2018” presso lo stand della Regione Autonoma della Sardegna in qualità di co-espositori, ma solo 10 aziende potranno cogliere questa opportunità.

Nello specifico, l’invito a presentare la domanda di partecipazione alla “LEISURE 2018” di Minsk è rivolto alle imprese turistiche rientranti nelle seguenti tipologie: strutture ricettive alberghiere 3, 4, 5 stelle; catene alberghiere; consorzi regolarmente costituiti e associazioni turistiche anche non riconosciute, a condizione che abbiano un proprio codice fiscale e almeno 10 associati; consorzi e associazioni di B&B regolarmente costituiti, aventi almeno 10 associati; aziende ricettive all’aria aperta; agenzie di viaggio incoming e tour operator regolarmente iscritti al registro regionale delle agenzie di viaggio; società di servizi turistici; gestori di CAV; gestioni alberghiere; attività di noleggio di autobus con conducente, regolarmente iscritte nel registro regionale delle imprese esercenti il noleggio di autobus con conducente; società di gestione aeroportuali; compagnie aeree e di navigazione.

Ai fini della partecipazione, le imprese turistiche isolane che intendono aderire all’iniziativa dovranno possedere i seguenti requisiti fondamentali: avere una sede operativa in Sardegna ed essere in attività al momento dell’adesione all’iniziativa. Inoltre, le aziende ricettive dovranno aver presentato regolarmente domanda di rinnovo alla classifica al Comune di riferimento per il quinquennio 2015/2019 e, altresì, essere in regola con le comunicazioni periodiche dei dati ISTAT alle Province competenti per territorio.

Alla scadenza del termine previsto, la Regione predisporrà l’elenco delle domande pervenute, procederà alla verifica dei requisiti e ammetterà le imprese in possesso degli stessi: le postazioni disponibili saranno assegnate in via prioritaria alle imprese che si presenteranno in forma associata, mentre i restanti posti saranno assegnati sulla base dell’ordine di arrivo delle domande, fino alla copertura totale dei 10 posti disponibili.

Presenziando alla “LEISURE 2018”, ogni impresa si assicurerà uno spazio all’interno dell’area espositiva Sardegna, l’utilizzo degli spazi comuni dello stand, la partecipazione alle sessioni in b2b con altre imprese e operatori economici interessati e, ancora, la partecipazione alla presentazione dell’offerta turistica isolana presso la Sala conferenze della Fiera Internazionale per il Turismo di Minsk. I costi necessari alla partecipazione, quali trasporto (dall’Italia e in loco), vitto e alloggio, interpretariato, quelli eventuali di spedizione di brochure e materiali informativi, saranno a carico delle imprese turistiche aderenti.

Se siete interessati a cogliere questa straordinaria opportunità e la carta d’identità della vostra azienda turistica combacia perfettamente con i requisiti richiesti, prestate attenzione perché le domande di adesione, redatte utilizzando l’apposito modello, dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Se nutrite ancora dei dubbi o necessitate di maggiori informazioni, non preoccupatevi perché potete rivolgere le vostre richieste al seguente recapito: [email protected].

Se, invece, tutto vi è chiaro, occhio alle date. Per cogliere questa straordinaria opportunità e partecipare alla vetrina turistica internazionale di “LEISURE 2018” avete tempo sino alle ore 12.00 del prossimo 10 marzo 2018.

Svolta all’Università di Cagliari: stop ai rapporti con gli accademici israeliani a sostegno dell’invasione di Gaza.

L’Università di Cagliari segna una netta presa di posizione politica e accademica sul conflitto in Medio Oriente. Il Senato accademico ha approvato, quasi all’unanimità – con un solo voto contrario – una mozione che interrompe le collaborazioni con soggetti israeliani direttamente o esplicitamente schierati a favore delle politiche militari del governo di Tel Aviv, ritenuto responsabile del massacro del popolo palestinese a Gaza.

La decisione è una risposta diretta alle conseguenze della carneficina del 7 ottobre 2023, organizzata da Hamas, e alla successiva invasione che ha mietuto decine di migliaia di vittime civili.

Il documento approvato, che nasce dal «riconoscimento nei valori della pace, della giustizia, della libertà dei popoli e del rispetto della dignità umana», non usa mezzi termini. Sebbene il testo originale parli di un «plausibile rischio di genocidio», una formulazione contestata dai rappresentanti degli studenti che chiedevano di eliminare il “plausibile rischio” e parlare apertamente di “genocidio”, gli impegni assunti dall’Ateneo sono concreti.

Il Senato accademico lavorerà per non attivare accordi di collaborazione con istituzioni accademiche israeliane compromesse con le azioni governative. Inoltre, si impegna a:

Interrompere ogni collaborazione con singoli ricercatori o ricercatrici israeliani esplicitamente e dichiaratamente a favore delle azioni del governo israeliano.
Interrompere la collaborazione con progetti di ricerca esistenti ascrivibili in modo diretto o indiretto al cosiddetto dual use, ovvero che hanno un impatto sia in ambito militare che civile.
Chiudere ogni collaborazione con agenzie e istituzioni legate direttamente o indirettamente con strutture militari dello Stato di Israele.

Si invitano inoltre tutti i docenti a valutare attentamente la partecipazione a futuri bandi per progetti bilaterali di ricerca riconducibili al dual use tra Italia e Israele.

Oltre alle interruzioni dei rapporti, il Senato accademico favorisce l’istituzione di corridoi umanitari riservati agli studenti palestinesi, un’azione che si inserisce nel solco del provvedimento della Regione Sardegna che istituisce borse di studio per i ragazzi in fuga dalle macerie.

La presa di posizione dell’Ateneo cagliaritano appare comunque più sfumata rispetto a quella rigida proposta inizialmente dal dipartimento di Fisica, seguito da altri e da alcune associazioni studentesche, che chiedevano di esprimersi contro ogni accordo presente e futuro di collaborazione con istituzioni accademiche israeliane.

Resta all’ordine del giorno anche una spinosa interrogazione sollevata dall’associazione Unicaralis. Questa fa riferimento all’adesione dell’Università di Cagliari al progetto europeo PlatinuMS nell’ambito di Horizon Europe, dedicato ai pazienti affetti da sclerosi multipla. Il progetto, pur essendo un’iniziativa nobile, prevede la collaborazione con l’Università di Tel Aviv e con il Ministero della Salute israeliano. L’associazione studentesca solleva il problema proprio mentre un recente rapporto Onu ha certificato per l’ennesima volta ciò che denunciano da mesi: a Gaza è in corso un genocidio, e Israele è stato ritenuto responsabile di quattro dei cinque atti previsti dalla Convenzione Onu del 1948. La stessa Commissione, si legge, ha parlato di responsabilità dirette dei vertici israeliani.