Cagliari rende omaggio a Seui con una piazza dedicata al paese barbaricino. Da oggi, infatti, la piazzetta di Is Mirrionis tra via Is Maglias, via Monte Sabotino, via Redipuglia e via Trincea dei Razzi ha preso il nome di “Piazza Pratza paese di Seui“. La targa è stata svelata stamane dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda, alla presenza del sindaco di Seui Marcello Cannas, dell’associazione dei Seuesi e di un nutrito gruppo di cittadini originari del paese della Barbagia di Seùlo.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale numerosi seuesi si trasferirono a Cagliari dove contribuirono alla rinascita economica e sociale della città. Molti di loro hanno aperto attività in ogni campo lavorativo, dalla ristorazione, all’edilizia, dando occupazione a tanti cagliaritani. Il sindaco di Seui ha sottolineato che la comunità seuese ringrazia vivamente Cagliari per questo importante riconoscimento e ribadisce il continuo impegno della comunità residente a Cagliari a dare un contributo all’economia locale, come segno di gratitudine. «Conservate sempre il legame che vi lega al paese», ha tenuto a ribadire. Mentre il sindaco Massimo Zedda ha ricordato come i seuesi abbiano accolto in paese i cagliaritani che scapparono dalla guerra. Il presidente dell’associazione seuese in conclusione ha lanciato un appello a tutti i politici: «Investite nel territorio interno per evitare lo spopolamento».

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal presidente della Commissione Affari generali Roberto Tramaloni in «segno di gratitudine verso i tanti Seuesi che con grande spirito di dedizione al lavoro e senso di solidarietà, hanno dato un contributo rilevante al rilancio di una città semidistrutta dai bombardamenti del secondo dopoguerra ed in ginocchio sul piano economico e sociale». Al termine della cerimonia, aperitivo barbaricino per tutti, balli sardi con il gruppo folk di Seui e canti a tenore con il coro Ardasai. 

Un’immagine straordinaria della Sardegna, ripresa qualche giorno fa dal satellite Sentinel-3 del programma europeo Copernicus, mostra l’isola come un mosaico di verde brillante. A condividerla è il meteorologo Matteo Tidili, che accompagna lo scatto con una riflessione sullo stato della natura in questa stagione.

Immagine di Matteo Tidili

“È un vero trionfo di verde, segno tangibile di una primavera al suo apice”, commenta Tidili. “Campi, colline e boschi risplendono grazie alle piogge abbondanti cadute tra la fine dell’inverno e la prima metà della primavera. La terra, ben nutrita, sta restituendo nuova linfa alla vegetazione.”

La foto satellitare evidenzia con straordinaria nitidezza questo equilibrio naturale, che appare quasi poetico visto dallo spazio. “La natura ci parla, e dallo spazio arriva un’immagine limpida e potente di questo rinnovato vigore vegetale”, aggiunge il meteorologo.

Ma non è solo la terra a raccontare la stagione: anche il cielo, in queste ore, mostra segnali importanti. “Il cielo limpido e privo di nubi è l’effetto della presenza del promontorio subtropicale nordafricano,” spiega Tidili, “che tra oggi e domani potrebbe regalarci i primi 30 °C dell’anno.” Una Sardegna dunque rigogliosa e già proiettata verso l’estate, dove la bellezza naturale si intreccia con i segnali climatici in arrivo dal Mediterraneo.