Asse mediano, chiusa domani per lavori la bretella per viale Marconi. Previsti piccoli disagi al traffico

Resterà chiusa dalle 14 di venerdì 23, fino al termine dei lavori, la bretella d’uscita verso viale Marconi dell’Asse Mediano A partire dalla 14 di domani, venerdì 23 febbraio, per lavori di manutenzione straordinaria nell’Asse Mediano, sarà chiusa la bretella
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Resterà chiusa dalle 14 di venerdì 23, fino al termine dei lavori, la bretella d’uscita verso viale Marconi dell’Asse Mediano
A partire dalla 14 di domani, venerdì 23 febbraio, per lavori di manutenzione straordinaria nell’Asse Mediano, sarà chiusa la bretella di uscita verso viale Marconi, in direzione Strada statale 131..
L’intervento si rende necessario per la sostituzione di un attenuatore d’urto danneggiato a seguito di incidente e avrà comunque una durata limitata a poche ore.

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Dalla Sardegna a Wall Street: Elisa Sirigu, la cagliaritana che ha “conquistato” New York

Da Cagliari a Wall Street, passando per Boston e le grandi collaborazioni con Prada, Ferrari e gli US Open: Elisa, la sarda che ha trasformato il sogno americano in realtà mantenendo vivo l’orgoglio della sua terra.
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Tra le onde tranquille della Sardegna e il ritmo frenetico di Manhattan, c’è una storia che unisce due mondi lontani ma profondamente legati: quello di Elisa Sirigu, quarantenne nata e cresciuta a Cagliari, che ha trasformato un sogno coltivato tra le vie della sua città natale in una realtà vibrante a Wall Street. Dal mare cristallino della Sardegna alle luci sfavillanti di New York, il suo percorso racconta di coraggio, determinazione e un legame indissolubile con le proprie radici, capace di attraversare continenti e culture senza mai perdere il calore della propria terra.
Qualche informazione su di te, Elisa?
«Mi chiamo Elisa, sono nata a Cagliari 40 anni fa e qui ho completato tutti i miei studi fino alla laurea in Economia Manageriale. Dopo, un progetto di Business English mi ha portata a Boston per tre mesi, un’esperienza che mi ha follemente fatto innamorare dell’America, in particolare di New York City. Ricordo ancora quel viaggio in pullman, durato quattro ore, che mi ha portata nella Grande Mela.»
Quando hai deciso di trasferirti e perché?
«Dopo la laurea sognavo di lavorare in banca, ma ho inviato decine di curricula a tutte le banche italiane senza mai ricevere risposta. L’esperienza a Boston aveva però acceso in me il desiderio di tornare in America, stavolta per restarci. Così ho spostato il mio focus verso New York. Con un po’ di caparbietà, tipica del mio segno zodiacale, il Sagittario, e forse anche un pizzico di fortuna, nel gennaio 2015 sono arrivata a Wall Street, dove ho iniziato a lavorare per Lavazza USA nel marketing e negli eventi di lusso. Collaboravo con brand come US OPEN, Prada, Ferrari e Formula 1, viaggiando in lungo e in largo negli Stati Uniti e in Canada.»
C’è stato un momento in cui hai pensato di tornare indietro?
«Ironia della sorte, proprio una settimana prima di partire per New York, mi era arrivata la proposta di lavoro in banca in Italia. Ma ormai avevo chiuso quella porta per sempre. L’America mi ha dato ciò che il mio Paese mi negava: la possibilità di emergere per il mio impegno e talento, senza dover aspettare o cercare favori.»
Come si è sviluppata la tua vita personale e professionale da allora?
«Sono passati dieci anni e sono cresciuta moltissimo, sia professionalmente che personalmente. Nel 2018 ho sposato Danny, CFO di un’azienda petrolifera, e nel 2021 è nato nostro figlio Luke, che sta crescendo bilingue… e conta in sardo fino a dieci! Nel 2023 ho ottenuto la cittadinanza americana, il mio “passaporto blu”, che ha coronato il mio American Dream. Però, anche se ora sono cittadina americana, resterò per sempre una Sarda con orgoglio.»
Che lavoro svolgi attualmente?
«Continuo a occuparmi di Marketing, anche se in questo periodo ho virato verso l’amministrazione per poter dedicare più tempo al mio ruolo di mamma.»
Dove vivi?
«A Long Island, New York, in una comunità con molti italo-americani e a soli cinque minuti dal mare. Da buona sarda, non potevo certo rinunciare al mare, nemmeno dall’altra parte dell’oceano.»
Hai intenzione di tornare in Sardegna?
«Certo, ma solo per le vacanze estive. La Sardegna è la mia radice, il mio orgoglio, il luogo dove vive la mia famiglia e i miei amici di una vita. Il legame è fortissimo, ma la mia casa è New York.»
Cambieresti qualcosa del tuo percorso?
«No, nulla. Anche se non è stato sempre facile, né per raggiungere i miei obiettivi né per la lontananza dalla famiglia, ogni esperienza mi ha aiutata a guardare la vita da una prospettiva diversa. Ne sono grata ogni giorno.»
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
«Vivo alla giornata, per ora. Il sogno? Un appartamento a Manhattan, il cuore pulsante di New York.»
Elisa è la dimostrazione vivente che le radici e i sogni possono convivere, che la Sardegna si porta nel cuore anche a migliaia di chilometri di distanza, e che con determinazione e coraggio si possono conquistare nuovi mondi senza dimenticare da dove si viene.
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