Arriva domani a Cagliari la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Previsto un doppio appuntamento, prima a Sant’Elia e poi davanti alla sede del Consiglio regionale.

Giorgia Meloni sarà alle 16 in piazza Falchi, poi passeggiata intorno alle 17 in via Roma fino alla sede del Consiglio regionale della Sardegna dove presumibilmente si terrà un sit in.

La candidata di Fratelli d’Italia già ieri con un tweet è intervenuta nel dibattito sardi con un duro messaggio sul tema immigrazione: «Allarme Frontex sulle possibili infiltrazioni terroristiche negli sbarchi in Sardegna. Fratelli d’ItaIia lo denuncia da tempo ma la sinistra non ha fatto nulla. Al Governo faremo il blocco navale per fermare gli sbarchi ed espelleremo tutti i clandestini» .

La Sardegna rimane al di fuori del quadro europeo, senza alcun rappresentante eletto anche in questa tornata, a causa del significativo divario demografico con la Sicilia, che ha conquistato tutti gli otto seggi della circoscrizione insulare.

Analizzando i seggi assegnati, i Fratelli d’Italia si aggiudicano due seggi con il 21,25% dei voti, nonostante questo rappresenti uno dei risultati territoriali più bassi per il partito di Meloni in queste elezioni europee. Due seggi vanno anche al cartello dei centristi, formato da Forza Italia e Noi Moderati, che si conferma come seconda forza politica nelle due isole con il 20,33% dei voti. Seguono con un eurodeputato ciascuno il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, la Lega e l’Alternativa per la Vie. Il PD si posiziona al terzo posto con il 16,73% dei voti, mentre i Cinque Stelle chiudono al 16,24%, la Lega al 6,99%, i Verdi e Sinistra Italiana al 6,14%.

La situazione numerica è diversa in Sardegna, anche se ai fini della distribuzione dei seggi a Strasburgo contano i voti dell’intera circoscrizione. Tuttavia, in Sardegna, i Fratelli d’Italia e il PD si trovano quasi alla pari, con rispettivamente il 24,77% e il 24,16% dei voti. Seguono il Movimento 5 Stelle con il 16,90%, l’Alternativa per la Vita al 10,05%, Forza Italia al 9,79% e la Lega al 5,55%.