È stato arrestato e iscritto nel registro degli indagati lo spacciatore accusato di aver venduto l’eroina che nella tarda mattinata di lunedì 12 febbraio ha ucciso il 44enne Rosario Contu in un’abitazione di via Giardini.

Nel corso delle attività svolte con il supporto della Polizia Scientifica  si è accertato che la persona deceduta, Rosario Contu del 1973, era ospite di un amico all’interno dell’abitazione di via Giardini ed era stato vittima di un’overdose da assunzione di eroina. Infatti dalle attività eseguite dal personale della Scientifica non erano emerse ipotesi di colluttazione ed erano stati messi a reperto una bustina di eroina con involucro bianco termosaldato ed alcuni frammenti di vetro di un contenitore di soluzione fisiologica e una siringa utilizzata.

Dai conseguenti accertamenti investigativi è stato accertato che Contu insieme al padrone di casa si erano recati a Sant’Elia, in via Schiavazzi, per acquistare della droga e precisamente della cocaina e dell’eroina. Contu dopo aver assunto l’eroina all’interno dell’abitazione di via Giradini si era addormentato senza più risvegliarsi. Sulla base delle indicazioni fornite dall’amico, gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti a identificare alcuni noti spacciatori dell’area di Sant’Elia e di via Schiavazzi. La stessa notte tra lunedi e martedi è stato organizzato un sevizio mirato all’identificazione del pusher che aveva venduto la dose a Contu e dopo un’attenta attività di osservazione si notava Ivan Benossa, spacciatore conosciuto all’Ufficio, le cui sembianze e soprattutto i vestiti indossati corrispondevano perfettamente alle descrizioni fornite dal testimone. 

Avuto il sospetto che Benossa fosse la stessa persona descritta dall’amico dell’uomo deceduto, gli agenti hanno osservato i suoi spostamenti e proprio nel cortile di uno stabile di via Giavazzi lo hanno notato intento a spacciare della sostanza stupefacente. Con l’intervento dei falchi il pusher è stato bloccato e arrestato. Dalla immediata perquisizione sono state sequestrate circa 40 dosi di  eroina, la stessa usata da Rosario Contu.

Ivan Benossa è stato quindi iscritto nel registro degli indagati,  in quanto ritenuto responsabile del decesso di Contu a seguito di overdose procurata dall’eroina da lui venduta la sera dell’11 aprile. Il sospetto è stato confermato dalla relazione tecnica del medico legale che ne accertava la morte in conseguenza dell’assunzione della sostanza stupefacente. Sono in corso ulteriori approfondimenti mirati a verificare l’eventuale complicità di altri pusher di Sant’Elia. Il referto dell’autopsia parla di “morte cardiaca improvvisa”.

Dopo la maxi operazione antidroga in Sardegna, Roberto Saviano torna a parlare della criminalità sull’Isola con un post sui social. Ricorda le polemiche dei mesi scorsi, quando aveva denunciato gli assalti ai portavalori attribuendo i gruppi responsabili al Nuorese, scatenando le reazioni di politici locali.

“Oggi le indagini confermano quanto detto allora. Parlare di criminalità organizzata non è diffamare, ma fare informazione. Difendere una terra significa non negare i fatti”, scrive lo scrittore.

Un intervento che riaccende il dibattito su informazione, identità dei territori e libertà di raccontare anche le cronache più scomode.