Il volto della determinazione, l’intervista allo scalatore sardo Angelo Lobina
È diventato il mito di tante persone già da quando, un anno fa, portò in alto l’orgoglio sardo issando la bandiera dei Quattro Mori sulla cima più alta del mondo, quella del monte Everest. Allo scalatore sardo Angelo Lobina, in seguito
È diventato il mito di tante persone già da quando, un anno fa, portò in alto l’orgoglio sardo issando la bandiera dei Quattro Mori sulla cima più alta del mondo, quella del monte Everest. Allo scalatore sardo Angelo Lobina, in seguito a quella tappa, mancava una sola spunta per completare la lista del progetto Sardegna7Summits e il 13 gennaio 2018 è riuscito a coronare il suo sogno, conquistando la cima del Monte Vinson (4.892m) nel freddo Antartide. Lobina è ad oggi il primo sardo in assoluto ad aver concluso questa avvincente sfida.
Antartide 2018
Posted by Sardegna7Summits ASD on Thursday, 1 February 2018
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Le tre curiosità sul 26 dicembre e su Santo Stefano che sicuramente non conosci
Il 26 dicembre è una data che, sebbene spesso associata al relax post-natalizio, porta con sé significati e tradizioni profondamente radicate in diversi paesi e culture. Questa giornata, dedicata a Santo Stefano, il primo martire della cristianità, offre anche spunti di riflessione storici e culturali. Ecco tre curiosità che rendono il 26 dicembre e Santo Stefano così particolari.
Il 26 dicembre è una data che, sebbene spesso associata al relax post-natalizio, porta con sé significati e tradizioni profondamente radicate in diversi paesi e culture. Questa giornata, dedicata a Santo Stefano, il primo martire della cristianità, offre anche spunti di riflessione storici e culturali. Ecco tre curiosità che rendono il 26 dicembre e Santo Stefano così particolari.
Santo Stefano: il Primo Martire della Chiesa
Santo Stefano è venerato come il primo martire cristiano (protomartire), un titolo che gli è stato conferito perché fu il primo discepolo di Gesù a sacrificare la propria vita per la fede. Stefano era un diacono della comunità cristiana di Gerusalemme e fu condannato alla lapidazione intorno all’anno 34 d.C. per aver proclamato apertamente la sua fede.
La celebrazione di Santo Stefano il 26 dicembre, subito dopo il Natale, simboleggia la connessione tra il sacrificio e il dono della vita di Cristo. Questa scelta liturgica sottolinea il tema della continuità tra l’amore di Dio e la testimonianza di fede degli uomini.
Boxing Day: la Tradizione del Dono in Inghilterra
Nei paesi anglosassoni, il 26 dicembre è noto come Boxing Day, una festività legata alla beneficenza. Il nome deriva dall’usanza medievale di donare scatole (boxes) contenenti denaro o regali ai dipendenti, ai meno fortunati e ai lavoratori. In epoca vittoriana, i padroni di casa spesso distribuivano queste scatole il giorno successivo al Natale come segno di riconoscenza.
Oggi il Boxing Day è sinonimo di eventi sportivi, in particolare il calcio, e delle grandi offerte commerciali che inaugurano la stagione dei saldi. Tuttavia, in alcune comunità inglesi, si continua a mantenere vivo il significato originario della giornata, promuovendo attività di beneficenza.
La Festa “Doppia” in Italia e il Significato del Giorno Festivo
In Italia, il 26 dicembre è un giorno festivo riconosciuto dallo Stato, ma non è sempre stato così. Fu introdotto come festività civile solo nel 1947, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per prolungare il periodo di celebrazioni natalizie. La scelta di rendere Santo Stefano un giorno festivo è strettamente legata alla tradizione cattolica del paese, che vede la figura del santo come simbolo di generosità e sacrificio.
Curiosamente, non tutti i paesi cattolici dedicano una festività a Santo Stefano. Ad esempio, in Spagna il 26 dicembre è lavorativo, salvo in alcune regioni autonome come la Catalogna, dove assume un valore culturale e familiare legato al pranzo in compagnia.
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