Febbre o influenza suina: ecco cos’è e cosa bisogna sapere

Tra le numerose malattie infettive di tipo influenzale è di questi tempi temuta in Sardegna la febbre o influenza suina, da non confondere con la peste suina: quest’ultima non può in nessun modo contagiare l’uomo. Si tratta di una malattia
Tra le numerose malattie infettive di tipo influenzale è di questi tempi temuta in Sardegna la febbre o influenza suina, da non confondere con la peste suina: quest’ultima non può in nessun modo contagiare l’uomo.
Si tratta di una malattia virale causata da una delle tante varietà di virus influenzali: in genere di ceppo C o, più spesso, A, soprattutto, ma non solo, nella variante H1N1. In quest’ultimo caso si tratta di ceppi imparentati con la comune influenza stagionale umana. Come per il corrispettivo umano, la febbre suina è estremamente diffusa nei maiali, soprattutto d’allevamento. Presenta anche sintomi analoghi quali febbre, debolezza e difficoltà respiratorie.
La febbre suina tende inoltre a infettare i suoi ospiti d’elezione, i maiali. Il passaggio dall’animale all’uomo (tecnicamente “zoonosi”) è difficile ma non impossibile: ogni anno, pur con significative variazioni, si segnala qualche caso in Italia. I sintomi sono praticamente i medesimi dell’influenza umana, e ciò determina una certa difficoltà nella diagnosi della malattia. È tendenzialmente più a rischio chi lavora a stretto contatto con i maiali. Mangiare carne di maiale non diffonde la malattia: il contagio avviene solo per via aerea. È quindo opportuno, come per l’influenza umana, prestare attenzione in presenza di esemplari infetti. In particolare consiglia l’utilizzo di guanti per evitare il contatto tra la saliva infetta e le mucose di occhi, bocca e naso.
Ancor più raro è il passaggio da uomo a uomo: fu significativa l’epidemia del 2009, con circa trecento casi nella Penisola. La malattia presenta, nell’uomo, sintomi simili a quelli della comune influenza, con la quale è facile si confonda. Le precauzioni da adottare sono le medesime della variante umana. Come l’influenza umana la febbre suina è più pericolosa nei soggetti a rischio: anziani, immunocompromessi, donne incinte e individui con patologie preesistenti.

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