La Grotta della Vipera ancora chiusa al pubblico per lavori di restauro, incerta la data della riapertura
La Grotta della Vipera ancora chiusa al pubblico per lavori di restauro, incerta la data della riapertura. La tomba romana testimonianza di una grande amore, dall’autunno coperta da impalcature, è sottoposta a un importante lavoro di restauro e consolidamento, la
La Grotta della Vipera ancora chiusa al pubblico per lavori di restauro, incerta la data della riapertura.
La tomba romana testimonianza di una grande amore, dall’autunno coperta da impalcature, è sottoposta a un importante lavoro di restauro e consolidamento, la soprintendenza non si sbilancia sulla fine dei lavori, ma forse non tutti sanno che poco meno di duecento anni fa abbiamo rischiato di perderla per sempre. La salvò il generale Della Marmora.
La Grotta della Vipera è uno dei monumenti di epoca romana più conosciuti di Cagliari, una tomba ipogeica, cioè scavata nella roccia, che Lucio Cassio Filippo fece realizzare in memoria di Atilia Pomptilla, sua amatissima moglie. Dalle iscrizioni rinvenute negli ambienti interni al mausoleo, si evince che Atilia offrì agli dei la propria vita in cambio di quella del marito gravemente malato. Sul frontone sono scolpiti due serpenti, da cui deriva il nome della Grotta su cui gli esperti forniscono diverse interpretazioni: secondo alcuni sarebbero la rappresentazione di Isis e Osiris, secondo altri simboleggiano gli stessi coniugi Lucio Cassio e Atilia, infine un’ultima ipotesi individua nei due serpenti un riferimento al mito di Cadmo e Armonia. All’interno della grotta sono presenti tre ambienti, un vestibolo e due camere funerarie ai quali attualmente il pubblico non ha accesso, per ragioni di sicurezza. «Stiamo approfittando di questi lavori per cercare di capire se è possibile estendere la visita anche allo spazio interno, magari anche solo una piccola porzione», ha spiegato Giovanna Pietra funzionaria della Soprintendenza, che sta seguendo i lavori, «ma sarà difficile vista la conformazione del luogo, ci sono molti problemi legati alla sicurezza». I lavori sono cominciato in autunno, ma come sempre quando si tratta di monumenti così antichi è difficile indicare una data precisa per la conclusione del restauro, perché spesso in corso d’opera emergono problemi imprevedibili. «Al momento non sono in grado di indicare con certezza una data per la riapertura, con molta approssimazione i lavori dovrebbero durare un anno», afferma ancora la responsabile dei lavori, «ma posso già anticipare che l’apparato didattico sarà arricchito, sono previste immagini e video esplicativi che consentiranno ai visitatori di poter vedere anche gli interni che attualmente non sono fruibili».
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