Il Cagliari riporta il nordcoreano Han Kwang Song in Sardegna e compie un grosso colpo per il mercato di gennaio. Il sogno di tutti i tifosi sardi diventa realtà e così dopo un mese difficile in cui è stato messo spesso ai margini della rosa del Perugia, la punta torna in serie A. Ma l’affare Han non è stato l’unico, in una giornata davvero movimentata.

La società di via Mameli aveva già portato in rossoblù i difensori Castan e Lykogiannis, e la punta colombiana Ceter. Quindi per diverse settimane il direttore sportivo Giovanni Rossi aveva dialogato col collega della Juventus Giuseppe Marotta per definire i dettagli del passaggio di Han a Torino. Giorni e giorni di contrattazioni che si sono concluse con una fumata nera: all’ultimo giro i bianconeri hanno offerto circa 10 milioni più tre giocatori (il portiere Audero, il centrocampista Caligara e la punta Cerri), proposta rigettata definitivamente da Giulini. Le due parti si sono lasciate con la promessa di rivedersi in estate, e nel mentre Rossi chiudeva un accordo a titolo definitivo per Fabrizio Caligara sulla base di due milioni di euro. Mancino della primavera juventina, è una mezzala che sa giocare benissimo in un centrocampo a 3 e che ha debuttato di recente in prima squadra in Champions League contro il Barcellona. Marotta ha strappato la possibilità di recompra e il Cagliari nelle prossime ore darà l’ufficialità.

Sul fronte attaccanti, il nodo era legato a Niccolò Giannetti e Diego Farìas: il primo ha rifiutato inizialmente tutte le possibilità prospettategli, quindi ha accettato a ridosso dell’ultima ora il passaggio in prestito all’Entella. Alcuni problemi burocratici hanno fatto saltare tutto proprio alla scadenza del gong con la dirigenza ligure affranta dall’accaduto; l’agente del brasiliano invece ha parlato tutto il giorno con il Napoli, il cui unico obiettivo era quello di girarlo a qualche altra formazione della massima serie. Rifiutato il Chievo,  l’accelerazione dei partenopei per Politano ha sbloccato l’impasse, consentendo alla punta di avvicinarsi al Sassuolo. Un affare giocato nell’ultima ora utile di calciomercato con la necessità di limare cifre e modalità, in modo da poter accontentare tutte le parti in causa. E invece Napoli, Cagliari e Sassuolo non sono state in grado di formalizzare il maxi affare che coinvolgeva anche l’esterno Ounas: la mail con i contratti non è riuscita ad arrivare entro le 23.00, facendo saltare tutto.

La rinuncia di Giulini in persona alla volontà di vendere Alessandro Deiola in serie B è una delle motivazioni che ha fatto che ha costretto Isaac Cofie a rimanere al Genoa, dato per fatto durante il pomeriggio e saltato anche perché il Cagliari non aveva posto in lista per tesserarlo. I dirigenti rossoblù hanno provato durante la giornata a sondare gli esterni Krafth e Maxi Olivera, senza raggiungere alcun apprezzamento da parte dei due giocatori, mentre per l’esterno Letizia e il mediano Cristoforo se ne riparla a giugno. In extremis Rossi ha cominciato a sondare la possibilità di poter prendere un altro centrocampista ma le opzioni si sono ridotte all’osso dato che la maggior parte della squadre hanno chiuso ogni operazione in uscita.

Ancora una volta la mano pesante del giudice sportivo sul presidente del Cagliari Tommaso Giulini, dopo le polemiche nella gara di domenica scorsa tra i rossoblù e il Crotone. 

«Inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell’ambito federale a tutto il 4 febbraio 2018 ed ammenda di 5mila euro». Questa la sanzione inflitta dal giudice sportivo a Giulini «per avere, al 47° del primo tempo, non inserito in distinta, fatto ingresso nel recinto di giuoco; successivamente, al termine della frazione di gara, all’ingresso del tunnel che adduce agli spogliatoi, per aver contestato l’operato arbitrale, accusando il Direttore di gara di parzialità, e continuato nella sua protesta fino all’ingresso degli spogliatoi degli Ufficiali di gara; recidivo».

Il patron rossoblù aveva contestato alcune decisioni arbitrali. Si tratta della seconda sanzione ricevuta da Giulini in poche settimane, dopo quella ben più clamorosa avvenuta nella partita contro la Juventus.