Cagliari, casa dei crocieristi: dopo l’anno dei record il capoluogo diventa “Home Port”
Cagliari aumenterà il potenziale ricettivo per le crociere, diventando “home port”, porto di partenza. L’accordo tra Autorità portuale della Sardegna, Sogaer – Aeroporto di Cagliari-Elmas, Comune e Città Metropolitana di Cagliari e Cagliari Cruise Port, è stato sottoscritto stamane dal
Cagliari aumenterà il potenziale ricettivo per le crociere, diventando “home port”, porto di partenza. L’accordo tra Autorità portuale della Sardegna, Sogaer – Aeroporto di Cagliari-Elmas, Comune e Città Metropolitana di Cagliari e Cagliari Cruise Port, è stato sottoscritto stamane dal presidente dell’Autorità portuale Massimo Deiana e dall’amministratore delegato Sogaer Alberto Scanu, al termine della conferenza stampa di presentazione del bilancio crocieristico del 2017 e del nuovo calendario di arrivi del 2018. L’intesa prevede anche l’ampliamento del terminal crociere, i cui lavori partiranno tra qualche mese, liberando lo spazio dal traffico mercantile, che verrà spostato al Porto Canale. Il presidente dell’Authority Massimo Deiana ha ribadito anche la volontà di riqualificare il silos per un utilizzo alternativo.
Il 2017 è stato l’anno dei record. Più di 430mila passeggeri sbarcati, 70% di traffico in più rispetto allo scorso anno, posizionando il capoluogo sardo tra i primi dieci approdi in Italia. Dal 2013 sono state 500 le navi ormeggiate al terminal crociere, oltre un milione i passeggeri sbarcati, 50mila si sono imbarcati direttamente dal porto di Cagliari.
L’anno appena trascorso ha visto l’arrivo di 40 navi, tra cui spiccano Msc e Costa Crociere. In particolare, in una sola giornata hanno ormeggiato ben 5 navi per un totale di 10mila passeggeri. Circa 120 le nazionalità, principalmente italiani, inglesi, tedeschi, spagnoli, francesi, svizzeri, austriaci, belgi, russi e olandesi ma anche persone provenienti da altre parti del mondo. Per il 2018 si prevede un trend di crescita positivo, nonostante un lieve calo: 135 sbarchi, 38 navi e circa 366.000 passeggeri. Alla conferenza stampa era presente anche l’assessora al Turismo e Attività produttive Marzia Cilloccu, che ha sottolineato il potenziale che Cagliari può continuare a offrire a chi fa scalo in città
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Lo sapevate? l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari recitò con Fellini e Anna Magnani. Interpretò anche Caravaggio
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo. Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta. A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica. Lavorò con Lattuada e Fellini.
Sardi famosi: l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari, super divo del cinema italiano.
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo.
Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta.
A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica.
Suo padre era proprietario di un pastificio (aveva diversi mulini) ed era una persona benestante, sua madre figlia del presidente della corte d’appello di Cagliari. Il piccolo Amedeo ha solo sei anni quando suo padre muore e la madre si trasferisce con lui e le sorelle a Roma.
Dopo il collegio dai salesiani e gli studi di ingegneria, abbandonati prima della laurea, passa al teatro, sua grande passione fin dalle prime recite scolastiche. L’esordio da professionista avviene nel 1927.
Nel 1935 viene notato da Elsa Merlini, che gli offre una parte nel film che sta per girare. Il film, Ginevra degli Almieri, non sarà un successo, e Nazzari tornerà al teatro. Ancora una volta sarà un’attrice, Anna Magnani, a notarlo soprattutto per la prestanza fisica e ad imporlo nel cast di Cavalleria (1936). Ancora un film in divisa sarà nel 1938 il suo secondo successo di pubblico: Luciano Serra pilota, sempre con la regia di Alessandrini. Iniziano a fioccare le offerte e il suo volto è sempre più conosciuto.
Nel 1941 alla Mostra di Venezia vince la futura Coppa Volpi per il film Caravaggio, pittore maledetto.
Sempre in quell’anno il celebre La cena delle beffe lo consacra definitivamente come “divo” del cinema. Il film, diretto da Alessandro Blasetti, è un dramma in costume che si svolge nella Firenze dei Medici.
Lavorerà con Alberto Lattuada e con Anna Magnani come co-protagonista, nel 1957 viene scelto da un Federico Fellini ormai affermato, per recitare in Le notti di Cabiria un ruolo di divo in decadenza.
Sempre nel 1957 Nazzari sposa Irene Genna, attrice italo-greca, da cui un anno più tardi nascerà la figlia Maria Evelina. Dopo oltre vent’anni di successi, nei ’60 arrivano le prime delusioni: la più grande è il ruolo del principe Salina nel Gattopardo di Visconti, proposto a lui, ma che va poi a Burt Lancaster per ottenere finanziamenti da una casa di produzione americana.
In Italia si apre la stagione d’oro della commedia all’italiana, ma salvo qualche sporadica eccezione, Nazzari si rifiuta di interpretare questo tipo di copioni. Nazzari muore a Roma il 7 novembre del 1979.
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