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Verità per Giulio Regeni. Decine di persone all’Exma hanno ricordato il ricercatore ucciso VIDEO

«Verità, chiediamo verità per Giulio Regeni e per tutti i Giulio Regeni nel mondo»: queste, in breve, le parole scandite a più riprese dai partecipanti al sit-in per ricordare il secondo anniversario dalla morte del ricercatore italiano in Egitto. L’evento, organizzato dal gruppo cittadino di Amnesty International, il “Gruppo 128 Cagliari”, ha visto la partecipazione di decine di persone, riunitesi nello spiazzo interno dell’Exmà di via San Lucifero nel tardo pomeriggio di ieri.


«A distanza di due anni ancora non si conoscono i responsabili del rapimento, delle torture e dell’uccisione di Giulio, Amnesty continua a chiedere, ogni giorno, che emerga la verità. Questa verità deve fornirla il governo egiziano, deve chiederla con decisione il governo italiano» si legge nei comunicati di Amnesty.

Alle 19:41 la piazza ha osservato un minuto di silenzio, l’ora esatta in cui Regeni fu visto per l’ultima volta vivo al Cairo, due anni fa. «Chiedendo verità e giustizia per Giulio Regeni chiediamo verità e giustizia per tutte le persone nel mondo che hanno subito lo stesso destino o lo stanno subendo ora. Chiediamo verità e giustizia per i genitori di Giulio e di tutti e tutte le Giulio nel mondo» ci dice Tiziana Fresu, rappresentante di Amnesty a Cagliari e in Sardegna.

«Questa manifestazione è un esempio di ciò che una ONG internazionale come Amnesty fa sul territorio» afferma il responsabile del Gruppo 128, Matteo Desogus «il nostro gruppo lavora principalmente sulla sensibilizzazione e sulla educazione a ciò che possono essere i diritti umani e cosa vuol dire la violazione di un diritto. Lavoriamo su diverse tematiche e lo facciamo con le singole persone che vogliono avvicinarsi, ma lo facciamo soprattutto nelle scuole di diverso grado, coi ragazzi di ogni età».

Presenti all’Exma anche diverse personalità della Giunta Comunale assieme al Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, intervenuto con le seguenti parole: «Grazie ad Amnesty per non mollare, grazie a tutti coloro che hanno il vizio della verità, che vogliono e pretendono si conosca la verità su tragedie come questa»

«Inaccettabile che qualcuno dica che le vittime dei regimi se la siano andata a cercare» ha proseguito il primo cittadino «inaccettabile che i governi non collaborino a fare luce. Anche da noi, penso al caso Moby Prince di cui si sta riparlando in questi giorni, c’è tanto bisogno di verità: grazie a chi non si stanca mai di chiederla per tutti».

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