Ad Assemini gli scrutatori delle prossime elezioni saranno scelti tramite sorteggio tra disoccupati e studenti. Fu una promessa avanzata in campagna elettorale dal sindaco Mario Puddu che, stando a quanto fa sapere lo stesso primo cittadino, sarà mantenuta.

«Ricordo perfettamente che durante la campagna elettorale del 2013 – spiega Puddu – una delle battaglie dell’allora esordiente M5S fu la richiesta di un sistema di sorteggio per la designazione degli scrutatori. In opposizione all’odiosa prassi dei precedenti amministratori: vale a dire scelta arbitraria dei “fortunati”, sulla base di conoscenze o simpatie. Ogni amministratore sceglieva chi voleva (tra amici e parenti) e solitamente erano sempre gli stessi. Non si trattava di promesse da campagna elettorale, infatti non appena abbiamo ricevuto la fiducia degli asseminesi, abbiamo attuato quanto promesso: si è finalmente arrivati ad un sistema di sorteggio; ma non solo abbiamo invitato disoccupati e studenti a presentare le loro domande al fine di poter essere sorteggiati, abbiamo anche introdotto una rotazione, per evitare che i nomi si ripetessero».

«I nostri concittadini – rimarca il primo cittadino di Assemini – sono tutti uguali, 27 mila, non esistono amici o parenti. Punto. Semplice ma ad Assemini sono dovuti arrivare i 5 Stelle (quelli inesperti, i neofiti) per far capire che i cittadini hanno tutti uguali e hanno pari dignità. Sembra la preistoria, eppure accadeva soltanto 5 anni fa, e da altre parti continua ad essere un “normale” modus operandi».

Una piantagione con 4.600 piante di marijuana è stata scoperta e sequestrata nelle campagne di Sedini dalla Guardia di finanza di Sassari, con il supporto del Reparto aeronavale di Cagliari.

La coltivazione, dotata di un sofisticato sistema di irrigazione abusivo, avrebbe fruttato circa un milione di euro.

Nel terreno è stato trovato anche un capannone adibito a essiccatoio e deposito. I responsabili non sono stati ancora identificati, ma sul posto sono stati rinvenuti sistemi di videosorveglianza, indumenti e attrezzi ora al vaglio dei laboratori.

Su ordine della Procura di Sassari, dopo aver verificato l’alto contenuto di Thc, le piante sono state distrutte con l’aiuto di Forestas.