Sanità, Pili: “Per una mammografia al Brotzu bisogna attendere 444 giorni”

«Ecco come funziona la sanità in Sardegna per uno degli esami più importanti per la prevenzioni tumori, nel principale ospedale della Sardegna, il Brotzu di Cagliari, servono 444 giorni di attesa». La denuncia arriva dal deputato sardo di Unidos Mauro
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«Ecco come funziona la sanità in Sardegna per uno degli esami più importanti per la prevenzioni tumori, nel principale ospedale della Sardegna, il Brotzu di Cagliari, servono 444 giorni di attesa». La denuncia arriva dal deputato sardo di Unidos Mauro Pili.
«Siamo dinanzi alla più vergognosa gestione della sanità pubblica da parte di una giunta regionale e di un assessore incapaci di governare un settore cosi delicato – attacca Pili – . Si tratta di dati ufficiali che confermano il disastro della sanità in Sardegna e quella che si configura sempre di più come l’interruzione di un pubblico servizio essenziale. I Lea, livelli essenziali di assistenza, in Sardegna sono del tutto inesistenti ed emerge una continua e devastante riduzione di servizi ai cittadini non solo nei territori ma in quelle che sarebbero dovute essere le strutture d’eccellenza della sanità sarda».
«Se nel principale nosocomio sardo occorrono 444 giorni di attesa per una mammografia per prevenire i tumori al seno – continua il deputato – è evidente che la catastrofe gestionale della sanità sarda sarà conseguente in tutte le altre strutture dell’isola e in questo viaggio inchiesta per denunciare e scoprire il disastro sanità emerge in ogni realtà un vero e proprio primato di disservizi che mettono a rischio la vita dei cittadini in ogni angolo della Sardegna una volta definito il quadro esatto della scandalosa gestione della sanità sarda presenterò un esposto denuncia alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio».

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«Ci sono dispersi in mare», 17 migranti salvati a Chia: elicotteri in volo alla ricerca dei naufraghi

I sopravvissuti comunicato ai carabinieri la presenza di dispersi.
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Tragedia sfiorata questa mattina lungo la costa di Cala Cipolla, a Chia, dove un gruppo di migranti è approdato dopo il naufragio dell’imbarcazione su cui viaggiava. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri delle stazioni di Pula e Domus De Maria, che hanno rintracciato 17 persone di nazionalità iraniana.
Tra i superstiti c’era anche un ferito, assistito immediatamente dal personale del 118 e trasferito in ospedale con l’elisoccorso. Secondo le prime informazioni, non tutti i migranti avrebbero raggiunto la riva: si teme la presenza di dispersi in mare. Per questo motivo è stata allertata la Capitaneria di Porto e si è attivato il Nucleo Elicotteri Carabinieri di Elmas, impegnato in ricognizioni sul tratto di mare antistante.
Le operazioni di ricerca sono tuttora in corso, mentre le autorità stanno ricostruendo le fasi del naufragio e verificando se vi siano ulteriori sopravvissuti da trarre in salvo.

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