Orfani di Joao Pedro e Miangue, ma con un Castan in più. Il Cagliari anti-Milan sembra avere la determinazione giusta per raccogliere i punti che contro la Juve gli sono mancati. Nella conferenza stampa pre-gara, Diego Lopez è già entrato in clima partita, e assicura che anche i suoi hanno la stessa determinazione.

«I ragazzi in allenamento mi sono piaciuti, hanno mostrato grande intensità. Questa è la testa giusta per affrontare partite come quella di domani – ha detto ai microfoni El Jefe – Contro la Juve abbiamo preso tanti complimenti, ma ora è arrivato il momento di fare punti».

Contro i rossoneri, in campo domani alle 18 alla Sardegna Arena, servirà attenzione, perché anche una distrazione potrebbe essere fatale: «Contro i bianconeri abbiamo fatto solo un errore uno e ci è costato la partita». Ma se l’attenzione in fase difensiva dovrà essere al massimo, Lopez non vuole rinunciare a pungere: «Dobbiamo approfittare delle occasioni che avremo. Lo ripeto sin dal primo giorno, quando affronti queste squadre devi avere personalità e coraggio».

Infine, le parole di elogio per il nuovo arrivo, il brasiliano Castan, fanno pensare che l’ex giallorosso potrebbe trovare spazio contro il Milan, se non dall’inizio, almeno a partita in corso: «In pochi giorni ha dimostrato la sua mentalità: sul campo si fa sentire. Il resto non lo scopro io, conosciamo le sue qualità, viene da un periodo di inattività ma si sta allenando bene. Sono convinto che potrà darci tanto».

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.