Tortolì piange Luca Pisano, stroncato dalla meningite a soli 19 anni. Il sindaco Cannas: “Non ci sono parole”

La comunità tortoliese piange il giovane Luca Pisano, spirato ieri sera all’ospedale di Lanusei, dopo aver combattuto per giorni contro una forma molto aggressiva di meningite. I medici del Nostra Signora della Mercede hanno tentato di tutto ma per il
La comunità tortoliese piange il giovane Luca Pisano, spirato ieri sera all’ospedale di Lanusei, dopo aver combattuto per giorni contro una forma molto aggressiva di meningite. I medici del Nostra Signora della Mercede hanno tentato di tutto ma per il giovane studente non c’è stato nulla da fare. I tortoliesi si stringono intorno alla famiglia Pisano.
«Costernazione, rassegnazione, tristezza infinita. Sono alcune delle emozioni che in questo momento tutti noi stiamo vivendo per la scomparsa prematura di Luca» si legge in un post pubblicato ieri sera sui social da primo cittadino tortoliese Massimo Cannas «Non ci sono parole che possano, anche solo per un attimo, alleviare la tragedia che i familiari stanno vivendo. Sento che tutta la nostra comunità è vicina e partecipa al dolore della cara mamma Valeria, del papà Francesco e del fratellino. Una bellissima famiglia. Un ultimo ciao Luca.…vola verso l’infinito che sicuro ti accoglie!».

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La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l'organizzazione della vita civile e militare.
In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.
Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.
Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.

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