Oristano, l’incredibile risposta data a un ragazzo gay che voleva donare il sangue: “Non sappiamo cosa fai ad Amsterdam”

«Non posso prenderle il sangue perché non so che cosa lei faccia ad Amsterdam». Così un dipendente del centro donazione di Oristano avrebbe risposto ad Andrea Pisano, un ragazzo sardo omosessuale che avrebbe voluto donare il sangue. A denunciarlo è
«Non posso prenderle il sangue perché non so che cosa lei faccia ad Amsterdam». Così un dipendente del centro donazione di Oristano avrebbe risposto ad Andrea Pisano, un ragazzo sardo omosessuale che avrebbe voluto donare il sangue.
A denunciarlo è lo stesso Andrea Pisano con un post su Facebook. «Volevo mostrare le mie analisi fatte ad Amsterdam – racconta il giovane – per dimostrare che ero sano ma lui (il dipendente, ndr) non voleva. Omofobia? Fate voi. Io l’ho sentita e anche molto. Complimenti Italia, sempre indietro, felicissimo di non vivere più in questo paese di…».
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Ma cosa dice il regolamento Avis: «Sono esclusi i soggetti il cui comportamento sessuale abituale e reiterato (promiscuità, occasionalità, rapporti sessuali con scambio di denaro o droga) li espone ad elevato rischio di contrarre malattie infettive trasmissibili con il sangue». Questo si legge tra i criteri di esclusione permanente a protezione della salute del ricevente alla voce “comportamento sessuale”. Non c’è quindi nel regolamento dell’Avis, alcun riferimento esplicito all’omosessualità. Rimane quindi un grosso punto interrogativo sui motivi che hanno spinto il personale di Oristano a rifiutare la donazione, soprattutto in presenza di analisi offerte dal giovane residente ad Amsterdam.

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