Sono stati pubblicati su Facebook dal consigliere comunale di Cagliari e portavoce pentastellato Pino Calledda i nomi dei primi candidati alle parlamentarie del Movimento Cinque Stelle, lo strumento che deciderà i prossimi candidati alla Camera e al Senato.

«Sono stato sollecitato da tantissimi attivisti e simpatizzanti per sapere chi si è autocandidato alle Parlamentarie che si terranno nei prossimi giorni – spiega Calledda nel post – in modo che fin da subito si possano valutare i nomi e magari coglierne i propositi, in modo da avere già un’idea valida quando saremmo chiamati ad esprimere le nostre preferenze. Infatti, sappiamo che ci saranno tantissimi candidati e magari non ci sarà tempo per valutare tutte le schede dei singoli candidati. Riporto qui i nominativi IN RIGIDO ORDINE ALFABETICO che mi sono pervenuti con comunicazione diretta o per i post che gli interessati hanno pubblicato. Ovviamente questo è anche un invito a tutti quelli che hanno fatto questa scelta di farlo sapere anche in questo modo. Per cui questa lista verrà aggiornata di volta in volta».

Ecco la lista:

Senato:

Andrea Maria Pirro
Andrea Ruggeri
Antonella Congiu 
Antonella Piroddi
Carla Cuccu 
Carlo Puddu
Daniel Buggiani
Davide Chitti
Emilio Floris
Francesco Desogus
Giovanni Pianta
Luciano Congiu
Marcella Melis
Roberto Cotti
Simone Gianardi
Teresa Diana

Camera:

Michele Ciusa
Emanuela Manù Corda
Roberto Mura
Anthony Patta
Andrea Vallascas

Alla pubblicazione di questo elenco (incompleto sia per volontà di alcuni candidati, sia perché non ancora ufficializzate tutte le candidature), sono sorte non poche polemiche tra chi ha ringraziato Calledda per la pubblicazione dei nomi e chi invece lo ha criticato per aver pubblicato una lista parziale e non completa di tutti i candidati.

Segui il dibattito cliccando qui nel post di Pino Calledda

L’Asinara non può più essere considerata un’isola dimenticata. Lo ribadisce con forza l’assessore regionale agli Enti locali e Urbanistica, Francesco Spanedda, che rilancia l’impegno della Regione Sardegna per un rilancio concreto e sostenibile di uno dei luoghi più iconici del Mediterraneo.

“Si parla spesso dell’Asinara come di un luogo abbandonato, bloccato da vincoli e burocrazia – afferma Spanedda – ma oggi abbiamo l’occasione di voltare pagina, con responsabilità e consapevolezza del suo straordinario valore ambientale, storico e strategico”.

Il nodo, sottolinea l’assessore, resta la gestione dei beni trasferiti alla Regione in seguito alla dismissione da parte dello Stato: “Si tratta, nella maggior parte dei casi, di immobili in condizioni fatiscenti. Per anni abbiamo fatto fronte alle criticità utilizzando fondi regionali, e ora – grazie alla Conservatoria delle Coste – è stato stanziato un primo intervento da 5 milioni di euro per il recupero di alcune strutture”.

Ma la svolta, secondo Spanedda, passa soprattutto da un rinnovato dialogo istituzionale. “Nei mesi scorsi abbiamo attivato un tavolo con tutti i soggetti coinvolti nel futuro dell’Asinara. Ora chiediamo la riconvocazione del tavolo: è fondamentale che gli enti locali possano realmente utilizzare i beni che sono stati loro assegnati”.

L’obiettivo, chiarisce l’assessore, è chiaro: restituire all’Asinara un futuro all’altezza della sua storia e della sua bellezza. “Ma – conclude – serve anche la piena collaborazione dello Stato. Solo con un’azione condivisa sarà possibile costruire un progetto duraturo e rispettoso dell’unicità di quest’isola”.