“Cara Sla mi hai preso tutto ma non il sorriso. Non mi arrenderò mai”. La lettera piena di coraggio di Hemerson Cara

«Ciao cara SLA, e da tempo che dividiamo lo stesso corpo che da ben 8 anni mi hai reso la vita difficile, non mi hai fatto fare la vita che ogni ragazzo desidera, non mi hai fatto fare il mio
«Ciao cara SLA, e da tempo che dividiamo lo stesso corpo che da ben 8 anni mi hai reso la vita difficile, non mi hai fatto fare la vita che ogni ragazzo desidera, non mi hai fatto fare il mio sport preferito (calcio) non mi hai fatto più lavorare mi hai penalizzato in tutto». Così inizia la lettera che l’ex calciatore Hemerson Cara indirizza al suo male più grande, la sla, malattia che gli è stata diagnosticata 8 anni fa.
«8 anni fa la notizia di cui fosse stata la mia malattia – prosegue la lettera – mi hai fatto entrare nello sconforto più grande, poi mi sono detto che potrei farcela a conviverci anche se con andare del tempo sarebbe stato molto più difficile perché quando i muscoli respiratori e quelli della deglutizione smetteranno di funzionare respirerò meccanicamente e mangerò attraverso un sondino nello stomaco e non parlerò più. Dopo 6 anni mi hai fatto ricoverare per la bronco polmonite e mi stavi per mandare all’altro mondo ma non ci sei riuscita. Ora a due anni da quel momento non ho mai smesso di lottare perché farlo è nel mio Dna, lottare come facevo in campo e sperare sempre nella vittoria e so che un giorno arriverà ne sono sicuro. Ma una cosa cara Sla non mi hai preso e non mi prenderai mai ed è il sorriso! Ora ti lascio anche se so che continuerai a farmi dannare ma sappi che non mi arrenderò mai. Con affetto Hemerson Cara».

© RIPRODUZIONE RISERVATA