Palazzi, un centro commerciale e una residenza sanitaria. Nuovi spazi in arrivo per il quartiere Fonsarda

Dopo dieci anni di iter burocratico, ripensamenti e richieste di proroghe e di modifiche, finalmente l’area del quartiere Fonsarda di forma triangolare, compresa fra via Biasi e via Chiabrera e ampia 17.641 metri quadrati, vedrà completate le opere di edilizia.
Dopo dieci anni di iter burocratico, ripensamenti e richieste di proroghe e di modifiche, finalmente l’area del quartiere Fonsarda di forma triangolare, compresa fra via Biasi e via Chiabrera e ampia 17.641 metri quadrati, vedrà completate le opere di edilizia. Bisogna tornare indietro al lontano 2007, quando il Consiglio comunale autorizzò l’avvio della procedura per l’approvazione del Programma Integrato “Oliveto” che avrebbe permesso alle società di costruzioni proprietarie del terreno (Società Iniziative Industriali 72, C.I.S.L.A. srl, C.I.S.F. srl, G.I.C. srl), di realizzare il progetto secondo l’intesa sottoscritta poi nel 2008 da Regione, Provincia e Comune di Cagliari. Sulla base degli accordi, nell’area in questione sarebbero stati realizzati degli edifici ad uso residenziale privato, commerciale, uffici e opere di urbanizzazione primaria quali ad esempio strade, parcheggi ad uso pubblico, verde pubblico, ecc. Al 2016, queste ultime risultavano le uniche opere concluse e affidate poi al Comune: si tratta delle quattro aree verdi realizzate tra via dei Giudicati e via dei Donoratico.
Per la realizzazione dell’intera lottizzazione si arrivò al mese di maggio del 2017 quando le società costruttrici chiesero una proroga di tre anni. Proroga resasi necessaria poiché nella convenzione stipulata nel 2011 fra Comune e imprese costruttrici, queste ultime si impegnarono a completare le opere entro cinque anni dalla firma della stessa convenzione. Infine, l’ultimo passaggio nell’agosto di quest’anno con la richiesta al Consiglio comunale di approvazione di una “variante dell’assetto planivolumetrico dell’area”, una modifica cioè al progetto iniziale che è stata poi approvata all’unanimità dal Consiglio comunale lo scorso 20 dicembre.
La variazione interesserebbe la forma dei fabbricati, la tipologia edilizia e per alcuni edifici la destinazione d’uso; aumenta cioè la superficie privata destinata all’edificazione e a verde, così come l’altezza dei palazzi che saranno realizzati, che passa da 23,90 metri a 24,30 metri, e la zona commerciale verrà centralizzata. Una delle novità di questa modifica sta anche nella costruzione di una residenza sanitaria assistita, inserita nel contesto residenziale privato, che dovrà però sottostare alle regole in materia e al parere di compatibilità preventivo alla realizzazione. In totale, quindi, verranno alla luce tre palazzi, più la Residenza Sanitaria assistita e il centro commerciale, con un aumento degli spazi verdi e dei parcheggi ad uso pubblico, più un parcheggio per la residenza sanitaria.
Complessivamente c’è stato un accorpamento dei volumi già autorizzati nel progetto, più di 75 mila metri cubi, che non variano ma saranno organizzati in modo diverso; di questi 75 mila, la maggior parte sarà a destinazione privata, di cui 28 mila destinati a uffici, 32 mila circa a edilizia residenziale, quasi 12 mila destinati a edilizia d’uso commerciale. Dai numeri, sembrerebbe che il complesso potrà offrire nuovi spazi residenziali in una città che, come Cagliari, perde costantemente residenti. A causa dei prezzi elevati, le abitazioni di nuova costruzione risultano infatti spesso inaccessibili soprattutto alle giovani coppie che ripiegano nell’Hinterland, laddove ancora possibile.
«Si tratta di una modifica limitata, non di volumi, ma tipologica – ha dichiarato in aula Matteo Lecis Cocco-Ortu, Presidente della Commissione Pianificazione strategica e Urbanistica del Consiglio comunale –, che permetterà una maggiore permeabilità dell’area, perché prima erano previsti due grandi fabbricati mentre ora si scindono, con un fabbricato più basso con la zona commerciale; zona commerciale che sarà anche ai piani terra degli edifici residenziali. Sarà un’area più fruibile all’intero quartiere e ne permetterà una riqualificazione».

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