L’ultimo venerdì sera del Babeuf di questo 2017 è trascorso all’insegna della solidarietà. Leggere Leggeri, la raccolta fondi nata da un gruppo di giovani con l’obiettivo di finanziare l’acquisto di materiali per l’apprendimento dell’italiano, da destinare ai giovani e giovanissimi migranti giunti a Cagliari, ha chiuso il suo 2017 con una serata trascorsa fra canti, reading, risate e un’asta di beneficenza capace di coinvolgere l’intero locale. Fra gli ospiti anche lo scrittore sardo Flavio Soriga, per l’occasione reinventatosi banditore.

«Un gruppo di giovani, guidato da entusiasmo e determinazione, accomunati dalla visione dell’Europa come di un posto in cui si accoglie il prossimo e si abbattono le frontiere e le disuguaglianze». Si erano presentati così, fin dal primo post lanciato sulla pagina ufficiale dell’evento, i ragazzi di Leggere Leggeri. Portando avanti un passaparola capace di viaggiare sui social a una velocità inaspettata, permettendo di quadruplicare in poche settimane quei 500 euro posti inizialmente come obiettivo. Per chiudere questa prima parte della raccolta – «che si concluderà attorno al 10 gennaio», precisano gli organizzatori – la serata ospitata ieri nel noto  locale di via Giardini.

«Una serata possibile soltanto grazie all’ottimo lavoro di squadra», racconta Elena Sanna, studentessa di medicina, fra le più attive promotrici della raccolta e presentatrice della serata, organizzata con Francesca Sanna, illustratrice di libri per bambini, ed Enrico Nicolotti. «Chi gravita attorno al Babeuf ha sempre pronta una risposta calorosa, quando si tratta di portare avanti valori e veicolare bei contenuti – racconta Sanna. «Nonostante ciò, non potevamo aspettarci una partecipazione così importante, bella e coerente allo spirito del progetto: leggerezza, profondità e spontanea condivisione. Non poteva andare meglio di così, è doveroso un grazie a tutti».

Luigia Mercalli, conosciuta affettuosamente come Lisetta, ha raggiunto a febbraio scorso il prestigioso traguardo dei 110 anni, e, questo dicembre è entrata di diritto tra le dieci persone più longeve d’Italia. Originaria di Carloforte, dove è nata il 17 febbraio 1915, Luigia rappresenta oggi la donna più longeva della Sardegna.

Foto di Pierino Vargiu

Insegnante per 46 anni, ha dedicato la vita all’educazione, iniziando con economia domestica, contabilità e merceologia, per poi passare all’educazione tecnica. Trasferitasi a Cagliari nel 1951, ha lasciato un segno indelebile nella comunità scolastica, diventando un punto di riferimento per generazioni di studenti.

Foto di Pierino Vargiu

Lucida, elegante e sempre sorridente, Lisetta ha condiviso con chi le ha fatto visita scorci della sua lunga esistenza, fatta di momenti felici ma anche di difficoltà straordinarie. Ha vissuto due pandemie – l’influenza “spagnola” e il Covid – e gli anni durissimi della Seconda Guerra Mondiale, durante i bombardamenti del 1943 a Carloforte, quando si prese cura dei feriti e vegliò su chi non ce l’aveva fatta.

“Mi sono sposata a 36 anni, con Luigi Quaquero, senza la c”, precisa con il consueto garbo Luigia, che oggi continua a incarnare forza, vitalità e tempra straordinaria.  Le immagini della signora, firmate dal fotografo Pierino Vargiu, ambasciatore della longevità in Sardegna, catturano la grazia e la vivacità di un’ultracentenaria che continua a essere simbolo di eleganza e memoria storica della sua terra.