Promozione della storia locale, opere pubbliche e coinvolgimento della cittadinanza a partire dalle scuole. Soprattutto sulla base di questi parametri la piccola rappresentanza del Consiglio Comunale di Cagliari, coordinata dal Presidente Guido Portoghese, ha raccontato oggi alla stampa i risultati ottenuti dal Consiglio nel 2017, nella seconda conferenza stampa di fine anno.

Risultati possibili grazie al lavoro coordinato di tutte le componenti presenti in Consiglio, come ricordato da Davide Carta, capogruppo del PD. Che su due elementi soprattutto, e cioè sulla piaga del gioco d’azzardo e l’ampliamento degli spazi comunali riservati alle associazioni, ha voluto concentrare la sua attenzione. «A Cagliari, grazie anche alla scelta di ridurre l’orario di apertura degli esercizi, la giocata media per abitante è diminuita drasticamente», ha spiegato Carta. Spostando poi l’attenzione sull’associazionismo locale. «Il bando, possibile grazie al lavoro di tutte le commissioni, verrà emanato a fine marzo», ha precisato. «Ovviamente, sarà necessario un ritorno per la città in termini di servizi offerti».

Spazio anche per le riflessioni del consigliere Matteo Massa, capogruppo dei Progressisti Sardi, concentrato sulla questione dei contributi alla cultura. «Siamo molto orgogliosi dell’aggiunta al bando di un capitolo relativo alle iniziative estive», ha raccontato. Sottolineando il ritorno a una disponibilità di risorse da periodo pre-crisi grazie alla «disponibilità di 930mila euro». Grande soddisfazione poi per rilancio delle zone periferiche attuato nel corso del 2017, grazie al «lavoro su San Michele, Is Mirrionis e Sant’Avendrace».

Da sottolineare infine la menzione di Portoghese all’operato dei due consiglieri appartenenti al nuovo «terzo polo», costituito dai due Cinque Stelle presenti in Consiglio (Pino Calledda e Maria Antonietta Martinez, ndr). Un terzo polo «spesso di supporto alla maggioranza», come ha evidenziato il Presidente del Consiglio.

Alla recente Festa del Redentore di Nuoro 2025, tra i colori e le emozioni della grande sfilata dei gruppi folk, lo sguardo del fotografo Giovanni Ladu ha catturato un’immagine che racconta tutta la bellezza e l’eleganza della tradizione sarda.

Nella foto si vede una giovane ragazza che sfila con grazia e fierezza, indossando un abito tradizionale ricco di dettagli e sfumature, testimonianza di un patrimonio culturale che ancora oggi vive con orgoglio nelle strade di Nuoro durante una delle feste più sentite dell’isola.

Ma qui entra in gioco la curiosità: sapete riconoscere da quale paese sardo proviene questo costume? La Sardegna, si sa, è una terra di straordinaria varietà anche nel vestire, e ogni comunità custodisce abiti unici, che raccontano storie, identità e appartenenze.

Lasciamo che siano i lettori, gli appassionati di tradizioni popolari e chiunque ami la cultura isolana, a giocare con questa sfida: da dove arriva questo abito tradizionale? Scrivetelo nei commenti!