Quartu “dichiara guerra” ai botti e ai petardi fino al 7 gennaio con un’ordinanza del sindaco
«Con un’ ordinanza, ho disposto il divieto di far esploder petardi e/o esplosivi simili in tutte le aree pubbliche e private tra le ore 23 del 24 dicembre 2017 e le ore 24 del 07/01/2018». A comunicarlo è il sindaco
«Con un’ ordinanza, ho disposto il divieto di far esploder petardi e/o esplosivi simili in tutte le aree pubbliche e private tra le ore 23 del 24 dicembre 2017 e le ore 24 del 07/01/2018». A comunicarlo è il sindaco di Quartu Sant’Elena Stefano Delunas, che dice così un no secco e deciso ai consueti quanto discussi botti di capodanno.
«Il provvedimento – spiega – intende tutelare le persone anziane, che spesso si trovano a trascorrere da sole tali festività, i bambini e i cardiopatici, ma anche gli animali domestici, particolarmente sensibili ai botti».
«La stessa ordinanza – ha poi aggiunto – vieta di consumare e di introdurre bottiglie in vetro in occasione di spettacoli o altri eventi di qualsiasi natura che comportino affollamento di pubblico».
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Lo sapevate? La più celebre rivista di enigmistica fu creata da un sardo
Fu un giovane ingegnere sardo, figlio di uno dei fondatori del primo Rotary Club dell'Isola, l'idea di dedicare una rivista all'enigmistica
Giorgio Sisini non aveva ancora compiuto trent’anni, quando decise di importare in Italia quel passatempo che da anni tiene allenata la mente di tutti gli italiani anche nel tempo libero: il cruciverba.
Sisini, neo-ingegnere di Sorso dalle nobili origini (era Conte di Sant’Andrea), faceva parte di una famiglia di imprenditori. Sposato con la viennese Idell Breitenfeld, fu proprio dalla patria della moglie che prese spunto per dar vita alla sua idea. In Austria infatti, i cruciverba riscuotevano già un discreto successo. Al contrario, questo passatempo era praticamente sconosciuto in Italia. Da qui l’intuizione di Sisini di creare a una rivista interamente dedicata ai cruciverba e all’enigmistica in genere.
Pur osteggiato dal padre, che per il figlio Giorgio sognava un futuro alla guida delle aziende di famiglia, Sisini portò avanti con determinazione il suo progetto, consegnando il suo nome alla storia dell’editoria italiana. L’ingegnere di Sorso rimase direttore fino al 1972, anno della sua morte.
Il primo numero uscì il 23 gennaio 1932, con una tiratura di 6mila copie al costo di 50 centesimi. Da allora, La Settimana Enigmistica non saltò mai un numero per i successivi 85 anni, diventando uno dei passatempi più amati di tutti gli italiani
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