La voce squillante e inconfondibile di Wanna Marchi potrebbe risuonare presto nelle aule dell’Istituto paritario “Volta” di Bari. L’ex regina delle telepromozioni, condannata nel 2009 a nove anni e mezzo di carcere per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione per delinquere finalizzata alla truffa, è infatti in procinto di essere ingaggiata dalla scuola pugliese per insegnare agli studenti di un corso di formazione i trucchi del mestiere di venditrice.

«Nel suo campo è una fuoriclasse, ha fatto la storia della televisione», ha affermato Fabrizio Tittozzi, direttore generale dell’Istituto, spiegando il perché della sua discussa scelta. Wanna Marchi «è una persona che può insegnare qualcosa di importante, soprattutto a chi opera nel settore delle vendite», ha aggiunto poi il manager, che, in caso di forfait della teleimbonitrice emiliana, con cui, a breve, ci sarà un incontro per definire i dettagli dell’incarico, potrebbe arruolare sua figlia Stefania Nobile, finita in prigione per gli stessi reati contestati alla madre.

Settantasette anni compiuti a settembre, la Marchi, che, scontata la pena, è tornata in tv nel 2015 in veste di conduttrice, dovrebbe tenere le sue lezioni per gli alunni dell’istituto barese in videoconferenza e una volta alla settimana. Chi vorrà ascoltare i suoi “saggi” consigli si troverà costretto a pagare una cifra compresa tra i cento e i duecento euro al mese, non proprio quel che si dice una piccola somma.

Non era certo una piccola somma neanche quella che alla presentatrice, responsabile, insieme alla figlia, al brasiliano Mário Pacheco do Nascimento e all’ex convivente Francesco Campana, di numerosi raggiri ai danni di ingenui e sprovveduti telespettatori, convinti, con metodi poco ortodossi, ad esempio, a investire denaro in talismani anti-malocchio, era stata offerta a inizio 2017 per entrare nel cast dei naufraghi de L’Isola dei Famosi: la sua partecipazione al programma, però, fu annullata da Mediaset per “ragioni di opportunità”.

Villasimius, tragedia sulla Provinciale 17: motociclista perde la vita in un incidente tra Porto Sa Ruxi e Capo Boi.

Un tragico incidente stradale si è verificato lungo la strada provinciale 17, nel tratto che collega Porto Sa Ruxi a Capo Boi, in località Is Piscareddus, alla periferia di Villasimius. Un motociclista ha perso la vita dopo essere uscito di strada mentre percorreva il tratto panoramico, senza il coinvolgimento di altri veicoli.  L’unico protagonista dell’incidente si chiamava Luca Rivera, 55 anni, agente immobiliare di origini piemontesi da tempo trapiantato nel Sarrabus.  L’uomo è morto dopo essere uscito di strada mentre viaggiava su una Vespa, di cui probabilmente ha perso il controllo.

L’impatto è stato fatale e i soccorsi, allertati tempestivamente, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo, nonostante il rapido intervento del personale del 118. Sul luogo della tragedia è intervenuta la Polizia locale di Villasimius per eseguire i rilievi di legge e chiarire la dinamica dell’accaduto. A supporto delle operazioni di messa in sicurezza dell’area è giunta anche una squadra dei vigili del fuoco, proveniente dalla centrale stagionale di Castiadas e da Pula. La strada è rimasta parzialmente chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi, mentre si cerca di comprendere le cause dell’incidente che ha strappato la vita al centauro in un tratto noto per la sua bellezza paesaggistica ma anche per la sua pericolosità.