La Cagliari che non c’è più: la chiesa di San Giorgio e Santa Caterina in una foto dei primi anni Sessanta, via Scano ancora non esiste.

La chiesa ai piedi del colle di Monte Urpinu venne edificata al posto della chiesa intitolata agli stessi santi e che venne distrutta nel 1943 dai bombardamenti. Prima l’edificio sacro, completamente diverso, si trovava in via Manno. L’immagine mostra un quartiere ancora molto poco urbanizzato che da lì a poco verrà completamente cementificato.

La Cagliari che non c’è più: l’Exmà in una vecchia foto, quando era ancora il mattatoio della città.

Prima che diventasse un centro culturale negli anni Novanta, la struttura quadrilatera con ingresso in via San Lucifero e lato lungo in via Sonnino, era il mattatoio di Cagliari.

La costruzione risale alla seconda metà dell’Ottocento (progetto di Domenico Barabino): fu attivo fino al 1966 quando venne inaugurato il moderno mattatoio di via Po.

Da notare le protomi bovine di marmo presenti all’interno nel caseggiato principale, e sopra il portale d’accesso esterno. All’interno dell’Exmà sono conservate alcune delle opere dei più importanti artisti sardi del Novecento, come Foiso Fois, Giuseppe Biasi, Stanis Dessy e Mario Delitala.