Il post Cagliari-Sampdoria ha lasciato degli strascichi fisici che per la prima volta mettono in grave difficoltà Diego Lopez nella scelta degli undici che sfideranno domani notte la Roma all’Olimpico (ore 20.45, diretta Sky Supercalcio e Premium Calcio). La rosa si sta accorciando e alcuni degli abili e arruolati soffrono di alcuni acciacchi che rende la loro forma abbastanza precaria. Ed è per questo che, per la prima volta, il tecnico uruguayano non lascia traccia dei suoi dubbi.

« Oggi non svelerò i tre nomi che domani sicuramente saranno in campo, devo ancora parlare coi ragazzi » sono state le parole di Diego Lopez in sede di conferenza stampa. Ha bisogno di respirare l’aria dello spogliatoio, capire quali sono le reali condizioni di alcuni dei suoi giocatori e imbastire un ragionamento anche coi veterani. Da domani alle prossime due settimane si terranno le tre partite che chiuderanno il girone d’andata e per i rossoblù è fondamentale girare la boa con almeno venti punti. La trasferta di domani però si apre con più dubbi che certezze, con tanti infortuni che con la Sampdoria hanno ridotto la coperta: Faragò e Dessena non sono stati convocati, Melchiorri e Cragno partono ma non è previsto un loro utilizzo. Rafael e Ceppitelli hanno recuperato, partono favoriti per una maglia da titolare ma anche per loro, lo staff tecnico si riserva di dare le proprie indicazioni solo a pochi minuti dall’ingresso in campo.

« Ci aspetta una prova di maturità importante, ci servirà intensità per arrivare ai tre punti. Saremo comunque di fronte ad una squadra completa, il primo posto nel girone di Champions League non è stato casuale » è stata il pensiero di Lopez. Sente di poter ricevere buone risposte e così può sorridere tanto davanti al recupero di Barella (ritorna dopo un turno di squalifica), quanto alla crescita di Deiola e di Van Der Wiel. Le prestazioni di questi due ragazzi risulteranno decisive vista la sicura mancanza per lungo tempo di Faragò e Dessena nei rispettivi ruoli: visto l’arrivo del mercato di riparazione, far bene ora può consentire loro di mantenere la maglia rossoblù per il resto della stagione. Dall’altra parte la Roma sembra intenzionata a mangiarsi in un sol boccone il Cagliari ma la sfida imminente con la Juventus sta togliendo la giusta concentrazione ai giocatori di Di Francesco, che in sede di presentazione della gara ha cercato di smorzare le insinuazioni dei giornalisti romani ed ha assicurato la presenza dell’ex Nainggolan dal primo minuto.

Antonio Damato sarà l’arbitro del match dell’Olimpico tra Roma e Cagliari. Non un buon arbitro per i rossoblù dato che con lui hanno perso cinque volte su cinque. A coadiuvare l’arbitro della Sezione AIA di Barletta ci saranno come assistenti Posado e Santoro, Nasca come quarto ufficiale e, infine, Guida al Var e Tonolini all’Avar.

PROBABILI FORMAZIONI.

Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Pellegrini; Schick, Dzeko, Perotti. All. Di Francesco

A disposizione: Skorupski, Lobont, Juan Jesus, Emerson, Moreno, Gonalons, Bruno Peres, Strootman, Under, Gerson, El Shaarawy

Indisponibili: Defrel, Karsdorp

Cagliari (3-5-2): Rafael; Romagna, Andreolli, Ceppitelli; Van der Wiel, Barella, Cigarini, Ionita, Padoin; Joao Pedro, Pavoletti. All. Lopez

A disposizione: Cragno, Daga, Capuano, Miangue, Pisacane, Deiola, Cossu, Farìas, Giannetti, Melchiorri, Sau

Indisponibili: Dessena, Faragò, Crosta

Giorgio Sisini non aveva ancora compiuto trent’anni, quando decise di importare in Italia quel passatempo che da anni tiene allenata la mente di tutti gli italiani anche nel tempo libero: il cruciverba.

Giorgio Sisini, inventore de La Settimana Enigmistica

Sisini, neo-ingegnere di Sorso dalle nobili origini (era Conte di Sant’Andrea), faceva parte di una famiglia di imprenditori. Sposato con la viennese Idell Breitenfeld, fu proprio dalla patria della moglie che prese spunto per dar vita alla sua idea. In Austria infatti, i cruciverba riscuotevano già un discreto successo. Al contrario, questo passatempo era praticamente sconosciuto in Italia. Da qui l’intuizione di Sisini di creare a una rivista interamente dedicata ai cruciverba e all’enigmistica in genere.

Pur osteggiato dal padre, che per il figlio Giorgio sognava un futuro alla guida delle aziende di famiglia, Sisini portò avanti con determinazione il suo progetto, consegnando il suo nome alla storia dell’editoria italiana. L’ingegnere di Sorso rimase direttore fino al 1972, anno della sua morte.

Il primo numero uscì il 23 gennaio 1932, con una tiratura di 6mila copie al costo di 50 centesimi. Da allora, La Settimana Enigmistica non saltò mai un numero per i successivi 85 anni, diventando uno dei passatempi più amati di tutti gli italiani