Nella fredda e lontana Lituania, nella città di Kaunas, c’è una piccola bottega che vende i migliori prodotti della Sardegna.

A raccontare questa storia e a pubblicare la foto della vetrina su Facebook Francesco Pupillo:

«Ieri in occasione di una gara di scherma mi son concesso un giretto turistico per la città di Kaunas, la seconda più importante della Lituania. Nel centro storico mi sono imbattuto in questo simpatico negozietto. Convinto appartenesse a un conterraneo infreddolito, sono entrato: il titolare in realtà si è rivelato essere un uomo lituano molto simpatico, innamorato perdutamente della mia isoletta al centro del Mediterraneo.  Una ventina d’anni fa lavorava con La Tazza d’oro e ogni volta che si recava in Sardegna veniva ricoperto di prodotti tipici in regalo: da qui l’idea di aprire un’attività quassù, dove vende gadget, cannonau, mirto, pecorino, malloreddus e perfino la mitica passata di pomodoro Casar. Si può dire che il negozio funzioni anche come agenzia di viaggi visto che il proprietario, che torna regolarmente in Sardegna ogni sei mesi per almeno tre settimane, consiglia a tutti i suoi clienti di visitare l’Isola almeno una volta nella vita… e gli pianifica anche il viaggio nei dettagli».

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.