Questa mattina i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cagliari hanno arrestato Eugenio Biancospino, pregiudicato cagliaritano, 40enne, per i reati di resistenza a seguito di furto di auto, evasione e danneggiamento.

Infatti, intorno alle 8 l’uomo, già agli arresti domiciliari, doveva sottoporsi ad un rito direttissimo veniva sorpreso a rubare una Lancia Delta in via Cagliari, a Sestu. Veniva intercettato poco dopo dai carabinieri e da lì nasceva un inseguimento per le vie limitrofe della città, durante il quale il pregiudicato tentava di buttare fuori strada i militari ed assicurarsi la fuga, infatti speronava ripetutamente le due pattuglie che provavano a bloccarlo.

L’inseguimento terminava in via Quirra dove il pregiudicato abbandonando il veicolo tentava la fuga a piedi ma, inseguito di corsa dai militari, veniva bloccato ed ammanettato per essere condotto presso gli uffici del comando compagnia. Lo stesso sarà sottoposto al procedimento per direttissima nel corso della mattinata.

Como e Cagliari chiudono sullo 0-0 una partita molto tesa, con diverse occasioni da entrambe le parti. Il protagonista indiscusso è Elia Caprile, autore di parate decisive che confermano il valore della sua convocazione in Nazionale.

Il Cagliari sfiora il vantaggio al 19’ con un’autorete di Álex Valle, annullata dal VAR per un presunto fallo iniziale di Palestra, episodio molto discusso. Morata e Valle sprecano altre chance, mentre Caprile neutralizza i tentativi di Addai, Nico Paz e Jesús Rodríguez.

Nella ripresa Como va vicino al gol, ma il portiere rossoblù si oppone ancora a Morata e compagni. Nel finale Luvumbo e Folorunsho non riescono a trovare la rete, e la partita termina senza reti. Il Cagliari conquista così un punto prezioso tra applausi per Caprile e polemiche per le decisioni arbitrali.