Continuano le operazioni antidroga nella provincia di Cagliari. Ieri i Carabinieri della Stazione di Sinnai hanno arrestato due uomini, entrambi residenti a Sinnai, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Sotto controllo da diverso tempo dai Carabinieri di Sinnai, Giuseppe Tronci, classe 1955, commerciante, è stato sorpreso nel suo negozio di abbigliamento, il “Liberty boutique” in via Roma a Sinnai, mentre consegnava a Raimondo Pusceddu, classe 1965, pensionato, una busta contenente 120 grammi di marijuana. 

Dalla perquisizione del negozio e dell’abitazione di Tronci, poi, è emerso che l’uomo deteneva altri 350 grammi di marijuana, qualche grammo di hashish, due bilancini di precisione, del materiale per il confezionamento della droga e contanti per un totale di 7.500 €, proventi dello spaccio.

Perquisita anche l’abitazione di Raimondo Pusceddu. In casa, il pensionato conservava 700 grammi di hashish, 120 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, del materiale per il confezionamento delle sostanze e 2.700 €, anch’essi frutto della vendita della droga.

I due fermati si trovano ora agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si terrà domani mattina.

Un’atmosfera intima e vibrante ha avvolto ieri il Conservatorio di Cagliari durante il concerto di Patty Pravo, icona intramontabile della musica italiana, che ha scelto il capoluogo sardo come tappa del suo tour. Ma prima ancora che le luci si abbassassero e la voce inconfondibile di Nicoletta Strambelli riempisse la sala, un messaggio è stato diffuso al pubblico: niente telefoni, niente foto o video durante lo spettacolo.

Patty Pravo a Cagliari, foto condivisa dalla cantante

Un appello semplice, ma potente. Un invito a scollegarsi dai dispositivi per connettersi davvero con la musica, con l’artista, con l’emozione del momento. E Patty Pravo, che da sempre ama il contatto diretto con il suo pubblico, ha scelto di unirsi a quella sempre più ampia schiera di artisti che chiedono rispetto per il presente, per il tempo condiviso, per lo spazio sacro del live.

Il gesto, ormai sempre più diffuso, riaccende una riflessione necessaria: i telefoni durante i concerti sono diventati una distrazione costante, per chi guarda ma anche per chi ascolta. Trovarsi davanti qualcuno che filma per interi minuti, con lo schermo sollevato sopra la testa, spezza la magia e impone agli altri spettatori un filtro digitale tra sé e la scena.

Eppure, nonostante il fastidio diffuso, non riusciamo a farne a meno. È il riflesso di un’epoca in cui l’esperienza non sembra esistere davvero se non è documentata. Ma cosa perdiamo nel frattempo? Forse proprio l’essenza dell’evento: la musica, la voce, le emozioni in presa diretta.

Quella di Patty Pravo, dunque, non è una semplice richiesta tecnica, ma un atto d’amore per la musica e per il pubblico: “Godetevi l’attimo”, sembra dire, “perché è unico e irripetibile”. Un invito prezioso, soprattutto in tempi in cui la memoria viene affidata più allo storage del telefono che al cuore.