Si è spento all’età di 81 anni uno dei massimi artisti sardi nell’arte della ceramica. Luigi Nioi, Cavaliere del lavoro, se n’è andato questa mattina nella sua Assemini. Nel paese della ceramica, è lutto cittadino.

Sulla pagina Facebook dell’azienda, fondata nel 1924 dalla famiglia Nioi, l’annuncio della sua scomparsa: «Oggi è venuto a mancare il cavaliere Luigi Nioi. Tutta la famiglia ne dà il triste annuncio e comunica che la Messa commemorativa si terrà ad Assemini nella parrocchia del Carmine, domenica 3 dicembre alle ore 10».

Luigi Nioi (Foto dalla pagina Facebook Luigi Nioi)

Anche il sindaco della città, Mario Puddu, dà l’ultimo saluto al celebre compaesano: «Oggi è una giornata triste per Assemini. È mancato Luigi Nioi, uno dei padri della nostra ceramica. Lascia un vuoto importante nel panorama artistico sardo e non solo. Ma ci lascia anche un’eredità importante: bellissime opere, preziose collaborazioni (si pensi a quella con Costantino Nivola), un’umanità sensibile e generosa ed una famiglia dedita alla sua arte, attraverso cui il suo patrimonio di competenze continuerà a vivere. A Luigi va il grazie dell’intera comunità asseminese e di lui resta il dolce ricordo in chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e ascoltarne gli affascinanti racconti».

Luigia Mercalli, conosciuta affettuosamente come Lisetta, ha raggiunto a febbraio scorso il prestigioso traguardo dei 110 anni, e, questo dicembre è entrata di diritto tra le dieci persone più longeve d’Italia. Originaria di Carloforte, dove è nata il 17 febbraio 1915, Luigia rappresenta oggi la donna più longeva della Sardegna.

Foto di Pierino Vargiu

Insegnante per 46 anni, ha dedicato la vita all’educazione, iniziando con economia domestica, contabilità e merceologia, per poi passare all’educazione tecnica. Trasferitasi a Cagliari nel 1951, ha lasciato un segno indelebile nella comunità scolastica, diventando un punto di riferimento per generazioni di studenti.

Foto di Pierino Vargiu

Lucida, elegante e sempre sorridente, Lisetta ha condiviso con chi le ha fatto visita scorci della sua lunga esistenza, fatta di momenti felici ma anche di difficoltà straordinarie. Ha vissuto due pandemie – l’influenza “spagnola” e il Covid – e gli anni durissimi della Seconda Guerra Mondiale, durante i bombardamenti del 1943 a Carloforte, quando si prese cura dei feriti e vegliò su chi non ce l’aveva fatta.

“Mi sono sposata a 36 anni, con Luigi Quaquero, senza la c”, precisa con il consueto garbo Luigia, che oggi continua a incarnare forza, vitalità e tempra straordinaria.  Le immagini della signora, firmate dal fotografo Pierino Vargiu, ambasciatore della longevità in Sardegna, catturano la grazia e la vivacità di un’ultracentenaria che continua a essere simbolo di eleganza e memoria storica della sua terra.