Cagliari: sono ben due gli incidenti che sono avvenuti questa mattina sulla SS 195 in direzione Pula all’altezza dell’Auchan Santa Gilla, mandando il traffico letteralmente in tilt.

Il primo ha interessato un’Ape e un’auto. Il secondo un tir che, dopo aver sbandato, è finito contro il guardrail e ha perso gasolio sull’asfalto.

A bloccare il traffico inizialmente è stato il primo incidente avvenuto alle prime luci dell’alba tra una Nissan Juke bianca quidata da un un 43enne di Monserrato e un’Ape Piaggio condotta da un 53enne di Assemini. È stata la Nissan a urtare violentemente il ciclomotore facendola sbattere contro il guard rail e poi ribaltare sul fianco per strisciare diversi metri. L’uomo alla guida dell’Ape Piaggio è stato portato al pronto Soccorso del Brotzu con un codice giallo. 

Poco dopo un camion autoarticolato condotto da un 43enne di Serrenti, mentre stava percorrendo la ss 195 raccordo diretto a pula, all’uscita della curva a sinistra che costeggia l’Auchan ha visto improvvisamente la fila creata dall’incidente precedente. Dopo aver frenato per diversi metri, il semirimorchio si è girato di traverso spingendo il trattore contro la barriera di protezione laterale. A causa dell’urto si sono verificati ingenti danni alle strutture e al veicolo.  La 195 racc e via san Simone sono state chiuse al traffico a causa di detriti caduti di sotto e delle parti metalliche del guard rail a rischio caduta.

Sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale per cercare di mettere ordine al traffico in ingresso a Cagliari. Molti i disagi per gli automobilisti.

Domani, lunedì 22 settembre 2025, a Cagliari è previsto uno sciopero generale di 24 ore con manifestazione e corteo, con raduno a partire dalle 10:00 in Piazza del Carmine. La mobilitazione è stata indetta dall’USB per fermare la violenza contro la popolazione palestinese e per protestare contro la complicità del governo italiano nelle guerre, i salari bassi, i servizi pubblici smantellati e la spesa militare crescente.

Il corteo attraverserà le principali vie della città, da Via Sassari fino ai portici del Consiglio Regionale, dove si terranno gli interventi conclusivi. La mobilitazione coinvolgerà lavoratrici e lavoratori di trasporti, fabbriche, scuola, commercio e molti altri settori, e assume particolare rilievo in Sardegna per la presenza di siti militari e fabbriche di armi che collegano l’isola agli scenari di guerra internazionali.

La chiamata è chiara: sostenere il popolo palestinese, fermare il genocidio e bloccare tutto per dire no alla guerra.

Per informazioni: 333 7249794