Detti e modi di dire sardi: “Deus sindi scampidi de su poburu arricchiu”, Dio ci salvi dal povero che si è arricchito
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Con questa frase si indicavano (e in parte si indicano tuttora) gran parte di quelle persone che da giovani avevano vissuto in ristrettezze economiche e poi si erano trasformate in persone agiate. Con tutti i difetti del caso messi in evidenza: grettezza d'animo, atteggiamento presuntuoso, razzismo proprio verso chi era come loro, i poveri e gli emarginati, oculatezza (per usare un eufemismo), tirchieria, costante attenzione al patrimonio e atteggiamento non sempre affabile. Tutti modi di fare utilizzati, secondo i perfidi (ma non solo) per mantenere quella ricchezza e quel nuovo livello sociale, conquistati faticosamente.
Detti e modi di dire sardi: “Deus sindi scampidi de su poburu arricchiu”, Dio ci salvi dal povero che si è arricchito.
Si tratta di un modo di dire prevalentemente campidanese che ha anche alcune varianti, la più comune è “Deus sindi scampidi de su priogu resuscitau”, Dio ci salvi dal povero resuscitato economicamente (tipicamente stampacino).
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