Tutti lo conoscono con il volto dell’attore romano Luca Zingaretti, ma l’idea che Andrea Camilleri aveva del protagonista dei suoi romanzi era ben diversa. A rivelarlo fu lo stesso scrittore, che diversi anno fa raccontò a “La Repubblica” l’incontro a Cagliari con quello che, nella sua fantasia, era Salvo Montalbano.

Il professor Giuseppe Marci

Fino al 1998, l’immagine che il giallista aveva pensato per il poliziotto di Vigata era ancora un puzzle di caratteristiche fisiche ancora poco delineate. Sicuramente Montalbano aveva i baffi, ed un aspetto mediterraneo. Ad unificarle in una faccia reale ci pensò il destino. Camilleri fu invitato a Cagliari dal professor Giuseppe Marci, docente di Filologia Italiana e Letteratura Sarda alla Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari, per tenere un incontro che aveva come tema il romanzo del maestro siciliano “Il birraio di Preston”. I due ancora non si conoscevano, e tanto meno Camilleri aveva mai visto in volto il professor Marci. Così i due si diedero appuntamento all’aeroporto di Elmas dove Marci, d’accordo con Camilleri, si sarebbe fatto riconoscere da una copia del “Birraio” sotto il braccio.

«Era veramente impressionante la somiglianza con il mio personaggio» raccontò Camilleri a La Repubblica. La questione del volto del commissario Montalbano si presentò nuovamente al momento in cui il produttore Carlo degli Esposti decise di portare in TV la saga raccontata nei romanzi dello scrittore siciliano. Camilleri chiese al produttore della fiction di trovare un attore che somigliasse al professore cagliaritano, del quale mostrò una foto; tuttavia la produzione non trovò un attore con le caratteristiche richieste da Camilleri, e affidò così il ruolo a Luca Zingaretti.

Il Monte Ortobene, a Nuoro, è meta obbligata per passeggiate e piccole escursioni per i nuoresi e per i turisti da sempre. Per visitarlo si parte di solito dalla Chiesetta della Solitudine, per poi scegliere il percorso da seguire che si desidera.

Foto Borghesan

Uno di questi sentieri, sul monte, conduce a un luogo di particolare interesse turistico e che non può lasciare indifferenti, sia per la sua storia che per la sua curiosa forma. Stiamo parlando di “Sa conca”, detta anche “Il fungo”, situata sul ciglio della strada che porta al parco nuorese di Sedda Ortai. Un luogo assolutamente unico in Sardegna.

Questo antico roccione, che sembra davvero un enorme fungo, è stato nel tempo un rifugio per i pastori e un ovile per le bestie. E ancora oggi “Sa Conca” risulta abitata e rivolta al futuro. A gestire oggi l’antica struttura è, infatti, la famiglia Salvietti, una famiglia di caprari da generazioni.