Riva, Riva, fortissimamente Riva. Non è trascorso più di un giorno dal suo settantatreesimo compleanno che il mitico Rombo di Tuono si merita già un’altra celebrazione, una celebrazione tutta all’insegna dell’amarcord. L’occasione è l’antivigilia di Svezia-Italia, sfida valida per le qualificazioni al Mondiale russo del 2018 che in passato fu un big match con l’implacabile Gigi grande protagonista.

Contro la Nazionale scandinava, l’ex numero 11 del Cagliari ha infatti giocato in tre circostanze, tre come le reti realizzate. E dove li segnò questi gol il leggendario capocannoniere azzurro? Semplice: a San Siro, lo stadio dove i ragazzi di Giampiero Ventura (guarda un po’ tu il caso, un’altra fetta importante di storia rossoblù) affronteranno i compagni di Ibrahimovic nella partita di ritorno.

La prima Italia-Svezia disputata a Milano con Gigi marcatore (e mattatore) risale al 9 ottobre del 1971. Si trattava di una gara di qualificazione agli Europei, un impegno che gli azzurri, allora allenati da Ferruccio Valcareggi, affrontarono con questa formazione: Zoff, Burgnich, Facchetti, Bertini, Rosato, Cera, Mazzola, Benetti, Boninsegna, Rivera e (appunto) Riva. Rombo di Tuono fece esultare il pubblico di San Siro per ben due volte: al terzo minuto, con una rete facile facile su assist di Mazzola e, infine, all’ottantatreesimo, con un gol di rapina confezionato sempre con l’imprescindibile sinistro.

Altra sfida (al Meazza) e altra segnatura: questa volta fu un’amichevole ad aiutare il bomber di Leggiuno ad incrementare il suo incredibile score in Nazionale. Il 29 settembre del 1973 l’Italia guidata in panchina ancora da Valcareggi battè la Svezia per 2-0 e Riva fece centro al sessantaseiesimo. Quello fu il trentaquattresimo gol realizzato da superGigi con la maglia azzurra, il penultimo di una avventura assolutamente straordinaria.

Palau, poliziotto eroe si tuffa tra le onde e salva una donna.

Un gesto di straordinario coraggio ha avuto luogo nelle acque di Palau, dove un agente della Polizia di Stato, Gianmarco, libero dal servizio e in vacanza, si è reso protagonista di un salvataggio che ha evitato una probabile tragedia. Il ministro Piantedosi ha elogiato l’uomo per il coraggio.

L’episodio è avvenuto durante una tranquilla giornata di riposo, quando l’agente ha sentito le urla disperate di una donna in pericolo, trascinata al largo da una forte corrente marina. Senza esitazione, ha sfidato le onde e si è tuffato per raggiungere la bagnante, affrontando con determinazione la resistenza del mare e mettendo a rischio la propria incolumità. Nonostante le condizioni avverse, è riuscito a raggiungerla, a riportarla a riva e ad affidarla alle cure delle persone presenti sulla spiaggia. Il gesto non è passato inosservato e ha ricevuto il plauso ufficiale del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha sottolineato il valore dell’intervento e la dedizione di chi, anche fuori servizio, onora il proprio ruolo con senso del dovere e umanità. L’episodio conferma quanto sia fondamentale la presenza di persone pronte ad agire con lucidità e altruismo anche nelle situazioni più imprevedibili, restituendo una testimonianza concreta del significato più profondo della divisa.