Pirri e le sue splendide dimore campidanesi tornano di nuovo protagonisti. Sabato e domenica prossimi, nel territorio della Municipalità, andrà in scena infatti, la classica Passeggiata d’autunno tra le antiche del vino. Giunta ormai alla sua sesta edizione grazie allo sforzo organizzativo dell’associazione Su Portali, la kermesse metterà in mostra l’importante patrimonio culturale pirrese a partire proprio dalle vecchie abitazioni del centro, che accoglieranno il pubblico il 4 novembre dalle 16 alle 20 e, il giorno successivo, dalle 9:30 alle 13 e, ancora, dalle 16 alle 20.

Ad esibire le tracce di un passato che ha lasciato in eredità una tradizione enologica prestigiosa, saranno le case Saddi Grippo, Scioni, Puddu, Mulas Meloni e Cara, dove verranno ospitati i lavori di alcuni maestri dell’artigianato artistico sardo e un’esposizione sui suonatori di launeddas.

In più, agli stessi orari stabiliti per la visita alle dimore campidanesi, apriranno le porte al pubblico l’ex Dazio, il B&B Carignano, la Sartoria Mara Piras e la sede dell’associazione Hermaea, sita in via Santa Maria Chiara.

Qui, sia sabato che domenica, alle 16, alle 17, e alle 18, si terranno gare di dolci sardi, i cui vincitori saranno decretati dai voti di una giuria popolare.

Ad animare la Passeggiata, il cui obiettivo è quello di saldare riscoperta culturale e promozione turistica del territorio, infine, oltre al mondo dell’associazionismo pirrese e cagliaritano, rappresentato pure, tra le varie organizzazioni, dall’Associazione Cavalieri di Sant’Efisio e dal Coro Terra Mea, ci penseranno anche il Gruppo Folk S. Lucia di Settimo San Pietro e quello dei Tumbarinos di Gavoi.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.