Legambiente premia ancora una volta nel rapporto “Ecosistema Urbano 2017“, il servizio pubblico cittadino di Cagliari. 

«Cagliari ancora tra le eccellenze del trasporto pubblico italiano – ha detto il presidente di Ctm Spa Roberto Murru – non solo conserva il primo posto tra le città medie per offerta di trasporto pubblico (con 57 km-vettura per abitante), ma fa registrare un incremento del 13% sull’anno precedente».

«Ctm – ha precisato – ha contribuito a questi risultati con il suo impegno per la crescita e il miglioramento del servizio: la nuova linea 10 collega il polo universitario di Viale Sant’Ignazio, sono stati prolungati gli orari notturni delle linee estive, la nuova linea University Express arriva più velocemente alla cittadella universitaria e al Policlinico, la linea 5ZeEUS d’estate raggiunge il Poetto. E da quest’anno abbiamo messo in campo ulteriori espansioni del servizio: la nuova linea 13 per collegare il quartiere Is Corrias e servire meglio gli ospedali, il prolungamento della linea CEP al Quartiere Europeo, e il servizio all’interno della Cittadella Universitaria. Tutto questo mantenendo l’elevato livello di qualità attestato dal fatto che siamo l’unica azienda in Italia con tutte le linee certificate UNI EN 13816».

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.