“Universitari, uscite con i ricchi per finanziarvi gli studi”: pubblicità di un sito d’incontri fa discutere in Francia
Dimenticate le agenzie per cuori solitari di una volta. Al giorno d’oggi (anche) trovare il partner ideale è soprattutto una questione d’affari. Lo sa molto bene il sito d’incontri Rich Meet Beautiful, che già dal nome palesa le sue inequivocabili
Dimenticate le agenzie per cuori solitari di una volta. Al giorno d’oggi (anche) trovare il partner ideale è soprattutto una questione d’affari. Lo sa molto bene il sito d’incontri Rich Meet Beautiful, che già dal nome palesa le sue inequivocabili intenzioni: mettere in contatto uomini e donne dal portafoglio ben fornito con ragazzi e ragazze di bell’aspetto.
Ed è proprio con questo scopo che il portale ha lanciato una campagna pubblicitaria fatta di enormi manifesti posizionati di fronte alle università parigine e di uno slogan sicuramente provocatorio: «Romanticismo, passione e nessun debito per finanziarsi gli studi: inizia a uscire con uno Sugar Daddy o una Sugar Mama».
Gli Sugar Daddy e le Sugar Mama, sono ovviamente, gli uomini e le donne di cui sopra, persone «per cui il denaro non è un problema» e che, naturalmente, sono generose con gli «Sugar Baby», giovani che fanno «di tutto per ottenere quello che vogliono».
Come era facile preventivare, lo spot ha fatto molto discutere, scatenando addirittura l’ira del Comune di Parigi, che ha sollecitato l’apertura di un’inchiesta per sfruttamento della prostituzione, e del sindacato studentesco Fage, che ha stigmatizzato la volontà del sito di “attirare studenti e studentesse vulnerabili, perché in difficoltà economica, incoraggiandoli ad avere rapporti sessuali con persone più mature”.
Tirato in ballo da più parti con accuse decisamente forti, Rich Meet Beautiful, attivo pure in Scandinavia e in Belgio, dove aveva già fatto parlare di sé per un’altra pubblicità poco ortodossa, dal canto suo, si è difeso per bocca del suo ideatore, l’imprenditore norvegese Sigurd Vedal: “Non promuoviamo la prostituzione – ha affermato il businessman, che ha dovuto incassare la rimozione dei cartelloni dalle strade parigine per affissione pubblicitaria non autorizzata -. “Siamo un semplice sito di incontri e non si può negare che l’aspetto finanziario sia parte di ogni relazione”.
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