Tu chiamale, se vuoi, emozioni…C’è proprio bisogno di scomodare il mito Battisti per celebrare e raccontare una delle imprese più belle degli ultimi tre decenni di storia rossoblù. Quella legata alla vittoria del Cagliari per 5-0 nella Torino granata, anno di grazia 1993, del resto, fu davvero una grande emozione, una grande emozione, che, solo chi c’era, può ricordare e capire a pieno.

Chi non c’era, invece, può provare a immaginare e fare un salto nel passato con noi in direzione di quel 16 maggio, una domenica in cui sullo stadio Delle Alpi splendeva il sole e all’improvviso piovve. A piovere, sui giocatori e i tifosi del glorioso Toro, fu un pokerissimo di reti, quelle realizzate da Firicano (al 5’), Francescoli (al 10’ e al 65’), Pusceddu (al ’77) e Oliveira (al ’90), goleador e protagonisti di giornata di uno squadrone completato da Ielpo, Bellucci, Festa, Sanna, Matteoli, Herrera e Cappioli e, in panchina, da mister Carlo Mazzone.

L’allenatore romano fu il condottiero verace e capace di un gruppo straordinario che nella magica stagione 1992/93 riuscì a centrare, anche grazie a quel trionfo contro i granata di Emiliano Mondonico, Marchegiani, Scifo, Casagrande e Aguilera, il sesto posto e la qualificazione Uefa, il più prestigioso piazzamento in campionato del Cagliari dai tempi di Gigi Riva.

Smaltita la sbornia per quell’indimenticabile impresa, nei tornei a venire, in casa del Torino, per i rossoblù, sia in Serie A che in Serie B, furono solo pareggi e sconfitte, con le uniche eccezioni dei successi del 2008 e del 2012 firmati rispettivamente da Acquafresca e Nené.

Protagonista di quella vittoria cagliaritana datata 2012 fu anche l’allora allenatore in seconda Diego Lopez, che domenica prossima, da mister titolare, sfiderà di nuovo i granata con l’ambizione di prendere il Toro per le corna. La missione è ardua ma il tecnico di Montevideo sa che ci deve provare: ci sono da scrivere nuove emozioni.

Eleonora Boi rassicura tutti dopo il terribile attacco di uno squalo a Porto Rico.
Sui social le rassicurazioni della giornalista e moglie del cestista Danilo Gallinari dopo l’attacco di uno squalo al mare: “Io e il mio bambino stiamo bene”.

Eleonora Boi, moglie del cestista italiano Danilo Gallinari, al momento in forza ai Vaqueros de Bayamón, era stata morsa da uno squalo a Porto Rico. La giornalista sportiva con un passato in Mediaset, era stata ferita alla coscia sulla spiaggia di Isla Verde. Boi, al momento incinta era stata trasferita all’ospedale dell’Università di Porto Rico a Carolina.

Ecco il testo completo del post:

Eleonora Boi

“È stato il giorno più brutto della mia vita, forse aveva ragione mia nonna Nella quando diceva “su mari esti traitori”. Non avrei mai pensato che avrei potuto essere attaccata da uno squalo e per giunta mentre mi trovavo vicino alla riva e in una spiaggia super affollata. Fortunatamente, io e il mio bambino stiamo bene, sono stata soccorsa prontamente e l’intervento chirurgico per rimettere a posto la mia povera gamba mangiucchiata è andato bene. Ora devo solo riprendermi dal grandissimo spavento e provare a perdonare il grande amico che mi ha tradito.
Per quanto riguarda lo squalo avrà presto notizie dai miei legali.

Ringrazio tutti voi per il grande affetto e vi ringrazio per esservi preoccupati per noi con un messaggio o una preghiera❤️ Ringrazio mio marito che nonostante abbia sposato Fantozzi-Boi mi ha dato tutto il suo amore e tanto coraggio, oggi si è pure scampato il concerto di Bad Bunny ma non si deve illudere è solo per poco”.