Incuria, sporcizia e degrado: ecco come è ridotto lo sterrato-parcheggio di via Vesalio (FOTO)
Macchine, scassate e non, parcheggiate qua e là, sporcizia e tanta polvere: sono questi i segni particolari che caratterizzano lo sterrato sito a Pirri tra i civici 6 e 8 di Via Vesalio. Nonostante ripetute segnalazioni, da anni, l’area, di
Macchine, scassate e non, parcheggiate qua e là, sporcizia e tanta polvere: sono questi i segni particolari che caratterizzano lo sterrato sito a Pirri tra i civici 6 e 8 di Via Vesalio. Nonostante ripetute segnalazioni, da anni, l’area, di proprietà del Comune di Cagliari, si presenta in stato di degrado e abbandono, una condizione che, ovviamente, non può incontrare i favori dei pirresi.
«È tanto tempo che lo diciamo: il terreno deve essere recuperato e riqualificato», afferma il signor Marco Piras, che abita nelle vicinanze. «Non si può andare avanti così».
Opinione diffusa è che, prima di tutto, la superficie, spesso ritenuta erroneamente privata a causa della presenza di un “ingannevole” cartello di divieto di sosta riferito al parcheggio del palazzo confinante, sia da pavimentare. «E’ assolutamente doveroso – afferma Maurizio Loni -. Anche perché dopo una pioggia qui si allaga tutto».
Della questione, nella scorsa consigliatura, se ne era occupata anche la Municipalità di Pirri, che aveva discusso del problema su segnalazione dell’ex vicepresidente Salvatore Cuboni.
«Pensavo e penso tuttora – spiega Cuboni – che, debitamente pavimentato o asfaltato, lo sterrato possa essere utilizzato sistematicamente, e non occasionalmente, come parcheggio: a fianco all’area, del resto, c’è una fermata del Ctm e, magari, gli automobilisti potrebbero usufruire del posteggio per lasciarci le macchine e proseguire il loro viaggio in pullman».
Come l’ex vicepresidente, la pensa pure il signor Maurizio Carboni, residente proprio in via Vesalio: «Quella di trasformare lo sterrato in un parcheggio regolamentato è un’ottima idea. Spero che chi di dovere la porti avanti in modo da trasformarla in realtà».

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