È stata l’Olbia la grande protagonista del weekend calcistico sardo. La squadra allenata da Bernardo Mereu ha infatti ottenuto una bellissima vittoria nella decima giornata del campionato di Serie C, un campionato che ora vede i bianchi al terzo posto in classifica con un bottino di 20 punti conquistati. I galluresi hanno avuto la meglio sul Cuneo, strapazzato con un rotondo 4-1, frutto delle reti di un magistrale Ragatzu, autore di una tripletta, e di Ogunseye.

«Siamo stati bravi ad analizzare le cause che ci hanno impedito di trovare il vantaggio nel primo tempo e a rientrare in campo con più concentrazione e carattere», ha spiegato a fine partita Mereu, che domenica prossima con i suoi ragazzi sfiderà l’Arzachena, sconfitta in rimonta per 2-1 dalla Carrarese dopo una buonissima prestazione.

Se il fine settimana per le formazioni sarde di C è stato dolceamaro, nel girone G di Serie D (ancora una volta) il turno di campionato ha praticamente riservato solo delusioni ai nostri club. Lanusei , San Teodoro, Tortolì, Budoni e Nuorese, infatti, son stati sconfitti rispettivamente da Trastevere, Rieti, Lupa Roma, Atletico e Aprilia, mentre il Latte Dolce, che deve recriminare per le occasioni non sfruttate nel primo tempo, ha pareggiato in casa col Latina. Per effetto di questi risultati, Lanusei e San Teodoro rimangono ultimi in classifica a quattro lunghezze, seguiti, a uno e a due punti di distanza, dai deludenti Latte Dolce e Tortolì.

In Eccellenza, al contrario, non sta deludendo ma continua a marciare trionfalmente lo Stintino, primo a punteggio pieno dopo sei giornate. Nell’ultima sfida i biancocelesti hanno sconfitto il Taloro Gavoi per 3-1.

In Promozione, invece, a guardare tutti dall’alto in basso sono, nel girone A, l’Arbus, giunto alla quarta vittoria di fila, e nel raggruppamento B, un quintetto formato da Castelsardo, Ossese, Dorgalese, Porto Torres e Ilvamaddalena, tutti a quota 7 punti.

Dieci ne hanno totalizzati, diversamente, Sadali, Gemini Pirri, Villamassargia, Pozzomaggiore, Star Sport e Corrasi Junior, capolista in quattro dei cinque gironi del torneo di Prima Categoria, mentre 12 sono le lunghezze con cui, nel raggruppamento C, si trovano in testa Santa Giusta e C.R. Arborea.

Londra, Stadio di Wembley – Tra le luci, le chitarre distorte e il coro oceanico dei fan, c’era anche lei: la bandiera dei Quattro Mori, simbolo della Sardegna, che sventolava fiera durante una delle serate più attese del 2025. Ieri sera, in occasione del concerto-reunion degli Oasis, l’inconfondibile vessillo sardo è tornato a farsi notare in uno dei luoghi simbolo della musica mondiale.

Presente ovunque conti esserci – dai campi sportivi alle manifestazioni internazionali, fino agli eventi musicali di richiamo planetario – la bandiera della Sardegna è comparsa anche al mitico stadio di Wembley, in una serata carica di emozione per i fan della leggendaria band britannica.

Una presenza discreta ma simbolica, che ancora una volta conferma quanto i sardi portino con sé la propria identità in ogni angolo del mondo, anche nei momenti di svago e celebrazione collettiva. Lo scatto che immortala la bandiera sarda al concerto è stato gentilmente concesso da Franco Cerniglia, a cui va il nostro ringraziamento.

La bandiera dei Quattro Mori, con le sue radici storiche e la forza evocativa che la contraddistingue, è da sempre un punto fermo per la comunità sarda ovunque si trovi. Che si tratti di eventi sportivi internazionali, manifestazioni culturali o – come in questo caso – concerti rock memorabili, non manca mai di ricordare al mondo che la Sardegna c’è. E che il suo popolo, ovunque vada, non smette mai di portarla con sé.