Andrà stasera in scena, alle 19 al Teatro Massimo, Family Affair, il progetto teatrale firmato ZimmerFrei che vede protagoniste le storie di quattro famiglie cagliaritane.

Uno spettacolo interessante, durante il quale fra video e teatro, verranno raccontate storie di viaggi, fughe, cambi di rotta, partenze e ritorni e tutto ciò che ha a che fare con l’argomento famiglia e quel posto che si considera casa.

Si tratta di un documentario live molto attuale, nel quale andrà in scena la famiglia europea e le sue dinamiche, portate a vivere sul palcoscenico grazie alla partecipazione di tante persone e altrettante storie che, l’una con l’altra, ne creano delle nuove. Tutte riguardanti le “Intermittenze”, tema principale dello spettacolo nella tappa cagliaritana.

«Ogni famiglia è un universo particolare ed ognuno di noi può dirsi un esperto della propria famiglia. “Quanti tipi di famiglie esistono? Come organizzano il loro tempo? Come è vissuto lo spazio privato e quello pubblico? Quanti tipi di racconti si producono all’interno di una stessa famiglia? Quale diversa società costruiranno le nuove generazioni?”» sono queste le domande cardine che riceveranno una risposta durante lo spettacolo.

Il dettaglio accattivante di questo particolare spettacolo sarà appunto l’autenticità delle storie e la possibilità di vedere cose e situazioni ogni volta da un diverso punto di vista, quello dei componenti dei nuclei familiari. Perché le narrazioni non saranno autobiografiche ma i racconti verranno prestati a un altro membro della famiglia, dando una voce diversa alle parole del genitore piuttosto che del figlio.

In cartellone stasera alle 19 e domenica alle 17:30, Family Affair, è la terza tappa italiana del progetto di teatro documentario della compagnia ZimmerFrei, che da ormai due anni ha coinvolto ben nove città, Lille, Valenciennes, Gand, Losanna, Torres Novas, Budapest, Varsavia, Milano, Forlì, entrando in contatto con l’intimità casalinga di tante famiglie d’Europa.

L’autopsia ha confermato che Mariano Olla, il 16enne trovato senza vita sabato mattina nelle acque di Sant’Elia a Cagliari, è morto per annegamento. Nei polmoni è stata trovata acqua, senza segni di violenza sul corpo.

Il ragazzo aveva partecipato a una festa sulla spiaggia con altri giovani. Come riportato da Ansa, alcuni testimoni lo avrebbero visto entrare in mare: qualcuno avrebbe tentato di fermarlo, ma senza insistere. Non è chiaro perché nessuno abbia dato l’allarme.

La Procura ha aperto un’inchiesta per omissione di soccorso. In corso accertamenti su eventuale uso di alcol o droghe, e si cercano video utili a chiarire l’accaduto.