I mille riusi delle foglie di ravanello, non buttiamole, si possono preparare tante ricette
I mille riusi delle foglie di ravanello, non buttiamole sono buonissime. In genere nei supermercati i ravanelli sono venduti già ripuliti dalle foglie, al mercato invece l’ortolano le taglia sul momento prima di metterle nella busta della spesa, perché molti
I mille riusi delle foglie di ravanello, non buttiamole sono buonissime.
In genere nei supermercati i ravanelli sono venduti già ripuliti dalle foglie, al mercato invece l’ortolano le taglia sul momento prima di metterle nella busta della spesa, perché molti ignorano che sono edibili.
Decisamente gustose oltre che, come tutte le verdure a foglia verde, ricche di vitamine e sali minerali, le foglie di ravanello costituiscono un ingrediente versatile che si può utilizzare in numerose ricette. Le foglioline più tenere e fresche si possono unire alle insalate, hanno un gusto simile a quello della rucola, amarognolo, leggermente piccante ma più leggero, perfetto l’abbinamento con fichi (o pere) e nocciole. Oppure sempre crude, quindi freschissime, possono diventare la base di un pesto con aglio, pecorino, noci o pinoli, risulterà di un verde meno intenso rispetto a quello al basilico, ma il gusto vi stupirà. Le foglie più grandi e quindi meno tenere andranno consumate cotte. Aggiungetele alle minestre o ai minestroni. In alternativa potete lessarle pochi minuti e unirle alla farcitura di ravioli, cannelloni, crepes o lasagne. Per un ottimo condimento per gli spaghetti fate rosolare in padella cipolla e pancetta tagliata a dadini con abbondante olio extra vergine. Quando la cipolla sarà dorata unite le foglie lessate e tagliate grossolanamente e ben sgocciolate, salate, pepate e fatele saltare qualche minuto.
Si possono preparare frittelle con la pastella: unite 120 g di farina setacciata con 200 ml di birra ghiacciata e un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva, 10 g sale e una spolverata di noce moscata. Mescolate con la frusta fino ad ottenere un composto fluido ed omogeneo. Unite le foglie lessate, sgocciolate benissimo, e asciugate con carta assorbente, mescolate in modo che le foglie siano coperte di pastella poi versate a cucchiaiate il composto in abbondante olio bollente fatele dorare da entrambi i lati, toglietele dall’olio e mettetele a sgocciolare su carta assorbente.
Probabilmente di tutte le possibili ricette, quella che più esalta il gusto delle foglie di ravanello è la classica frittata.
300 g di foglie di ravanello lessate
4 uova
1 cipolla piccola (o 1 porro )
50g di pecorino
Sale q.b.
Pepe q.b.
Noce moscata mezzo cucchiaino
Tagliate finemente le foglie lessate, fatele rosolare con la cipolla (o il porro) tritata e lasciatele sfreddare. Ponetele in una ciotola con le uova, il pecorino sale pepe e noce moscata, mescolate in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti, versate il composto in una padella antiaderente con olio extra vergine d’oliva fate rassodare scuotendo spesso la padella affinché la frittata non si attacchi al fondo. Giratela e fatela cuocere anche sull’altro lato. Per una versione più rustica potete sostituire il pecorino con della provola piccante e aggiungere 100 g di salsiccia sbriciolata.
(Dalila)
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