Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio condotta dalla Guardia di Finanza di Cagliari, con particolare riferimento al contrasto alla contraffazione, le fiamme gialle di Iglesias hanno sequestrato, presso la locale stazione ferroviaria, 31 capi di abbigliamento recanti vari marchi contraffatti di note griffe.

Durante il pattugliamento delle banchine di imbarco e sbarco dai treni, veniva notato scendere dal treno regionale proveniente da Cagliari, un cittadino extracomunitario che trasportava uno zaino e un bustone in plastica contenenti capi d’abbigliamento e scarpe. Il controllo della merce induceva a ritenere che la stessa fosse detenuta in violazione alle norme in materia di origine e provenienza dei prodotti: i capi di abbigliamento, riconducibili alle più note marche del settore, sono apparsi contraffatti e, seppur di buona fattura, manchevoli di alcune rifiniture e sistemi di anti-contraffazione adottati dalle case di produzione ufficiali.

La merce è stata sottoposta a sequestro. Il cittadino extracomunitario – N.A., senegalese, classe 1975  – è stato denunciato alla locale autorità giudiziaria.

Un gregge di pecore ridotto allo stremo, costretto a pascolare su un terreno arido e privo di vegetazione, senza acqua né riparo dal sole. È la segnalazione arrivata alla nostra redazione da alcuni lettori di Selargius, accompagnata da fotografie che mostrano la difficile condizione degli animali.

Foto di Paola Sulis

Secondo quanto riportato, il pastore avrebbe condotto le pecore su un terreno devastato da un incendio, dove non vi era traccia di erba. Le immagini ritraggono animali magrissimi, stremati dal caldo e dalla mancanza di cibo e acqua. Alcuni, riferiscono i testimoni, sarebbero stati in condizioni agonizzanti, mentre altri presentavano ferite e segni evidenti di incuria.

Foto di Paola Sulis

«È la vita a cui sono condannate – raccontano i cittadini – pecore ricoperte di parassiti, senza alcuna assistenza veterinaria. È mai possibile che nessuno intervenga a tutelarle?».

Foto di Paola Sulis

La denuncia si estende anche alle istituzioni. Diversi segnalanti accusano il Comune di Selargius e le autorità competenti di non essersi attivate per garantire il benessere degli animali: «Il Sindaco sostiene che non è compito suo – spiegano – ma tutto avviene nel territorio comunale. Anche i Vigili urbani, chiamati quando le pecore finiscono pericolosamente sulla strada, si limitano ad avvisare il pastore».

Un quadro che solleva forti interrogativi sulla tutela del benessere animale e sulla responsabilità delle autorità preposte ai controlli. Nel frattempo, il gregge continua a vivere in condizioni che i cittadini definiscono “un vero inferno”.