L’incidente, un tamponamento a catena lungo l’Asse mediano, tra il cavalcavia Torricelli e lo svincolo per viale Marconi, è successo questa mattina e ha visto coinvolti 5 veicoli. Risultano esserci feriti. Traffico in tilt tutta la mattina per la chiusura della strada in direzione Poetto.

Un 22enne cagliaritano percorreva la corsia destra dell’asse mediano con la sua Toyota Yaris diretto verso il Poetto. All’altezza del km 7 tamponava una Nissan Note che lo precedeva, guidata da un 60enne residente in provincia di Cagliari, e per l’impatto andava ad urtare lateralmente con una Daewoo Matiz condotta da un 53enne di Quartucciu che transitava nella corsia sinistra. Il conducente della Yaris restava lievemente contuso e, soccorso da un’ambulanza del 118, veniva trasportato al pronto soccorso. Gravi rallentamenti lungo l’arteria stradale. Sul posto la Polizia Municipale per i rilievi di legge.

Era il 1° maggio del 1970, e tra i colori del corteo di Sant’Efisio si aggirava un giovane fotografo con due macchine al collo – una Nikon e una Praktica – e tanta voglia di raccontare un evento unico. “Mi feci largo tra la folla al grido di ‘Press!’ e mi lasciarono entrare. All’epoca si fotografava per passione, con il cuore in mano”, racconta oggi Italo Rosi, autore di una serie di straordinari scatti in bianco e nero che immortalano volti, gesti, costumi e momenti della tradizionale processione cagliaritana.

Foto di Italo Rosi dal gruppo “Cagliari e la Fotografia – Dal 1854 ad Oggi”

A distanza di oltre cinquant’anni, Rosi lancia un appello pubblico per cercare le persone ritratte in una sua foto scattata durante l’edizione 1970 della Festa di Sant’Efisio. “Da allora – confessa – mi è rimasta la voglia di conoscerli”. Rosi vorrebbe dare un nome, una storia, un seguito a quei volti, per chiudere un cerchio rimasto aperto per cinquantacinque anni.

L’immagine, custodita con cura per oltre mezzo secolo, è testimonianza preziosa di un’epoca in cui la devozione popolare e le tradizioni vestivano le strade della città con intensità e autenticità. Ritratto spontaneo, intenso, rubato con delicatezza tra i passanti e i figuranti del corteo, quando la fotografia era gesto artigianale e il tempo scorreva più lentamente tra un click e l’altro.

Chiunque si riconosca o abbia informazioni può mettersi in contatto con Italo Rosi tramite la pagina social in cui ha pubblicato lo scatto: “Cagliari e la Fotografia – Dal 1854 ad Oggi”.