All’istituto Alberghiero di Monserrato i carabinieri oggi sono dovuti intervenire ben due volte. Questa mattina presto per sedare una lite tra due studenti all’ingresso di scuola, la seconda volta per un’aggressione da parte di uno studente alla sua stessa insegnante.

Un episodio questo che ha dell’incredibile. A quanto si apprende dall’Ansa quasi al termine delle lezioni un alunno avrebbe malmenato la sua docente dopo essere stato rimproverato per l’uso in classe dello smartphone. Al richiamo della professoressa il ragazzino, un 14enne, si sarebbe scagliato su di lei colpendola con un pugno in faccia e provocandole uno svenimento. 

Una collega della donna ha notato la scena poco dopo e ha chiamato i carabinieri e un’ambulanza. La donna è stata medicata al pronto soccorso, per lei una prognosi di tre giorni. 

«Non erano mai accaduti episodi di questo genere e di questa gravità – ha detto all’Agenzia Ansa la preside Beatrice Pisu – abbiamo convocato gli organi collegiali per prendere i dovuti provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili. La nostra è sempre stata una scuola tranquilla, in cui i ragazzi rispettano le regole. Fra i nuovi studenti provenienti dalle scuole medie ci sono alcuni elementi poco scolarizzati – ha evidenziato la preside – sembra che non abbiano valori, comunque sono pochissimi elementi che però stanno rovinando il gruppo. La situazione non è generalizzata. Riuniremo il corpo docente per trovare una soluzione a questo problema».

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.