Quanto è cambiato il mondo del commercio nell’ultimo secolo? Quanto i Centri commerciali e le grandi catene hanno preso il sopravvento su quelle piccole antiche botteghe? Sicuramente parecchio. Quei luoghi piccoli ma calorosi, dove vendere non era un atto freddo e impersonale ma un momento di condivisione e conoscenza, oggi sono diminuiti in maniera drastica. Ma nel centro storico di Cagliari, si possono ancora trovare quelle che vengono definite Botteghe Storiche, dove storici sono anche i negozianti che troviamo al loro interno a volte.

Nelle foto solo un assaggio di ciò che potrete trovare a Cagliari. Oltre alle classiche edicole “itineranti”, che hanno segnato l’infanzia di molti, troviamo il tabacchino storico di piazza Martiri d’Italia, la più antica edicola Cagliaritana di via Mazzini, che oltre a essere un’edicola è un punto di rifornimento turistico eccezionale e l’Antico caffè, uno dei bar più antichi e famosi di Cagliari.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.