Perdasdefogu, “Dna degli ogliastrini: i donatori devono riappropriarsene”

Conferenza partecipatissima quella di ieri a Perdasdefogu. Al centro del dibattito, nella biblioteca del paese, la tutela della biobanca contenente migliaia di campioni di DNA di donatori ogliastrini. Dopo il fallimento di SharDNA che nei primi anni 2000 aveva, insieme
Conferenza partecipatissima quella di ieri a Perdasdefogu. Al centro del dibattito, nella biblioteca del paese, la tutela della biobanca contenente migliaia di campioni di DNA di donatori ogliastrini.
Dopo il fallimento di SharDNA che nei primi anni 2000 aveva, insieme al Parco Genetico e Cnr avviato la ricerca scientifica attraverso lo studio di campioni biologici donati da centinaia cittadini di dieci comunità dell’Ogliastra, e dopo la vendita all’asta alla società Tiziana Life Science per 258.000 euro del patrimonio genetico hanno iniziato a profilarsi i dubbi: di chi è la proprietà del DNA ogliastrino?
È presto detto, vendita regolare alla società britannica, e nodo sciolto dalla magistratura, chi ha acquistato la biobanca per poterla utilizzare dovrà richiedere un nuovo consenso informato ai donatori.
Fronte unito dei sindaci e amministratori locali che si sono proposti di scendere in campo uniti a fianco dei cittadini perché si riapproprino del prezioso dna.
In prima fila il sindaco di Perdas Mariano Carta, pronto a schierarsi in questo commino in difesa dei cittadini, “auspico che si possa tornare a fare ricerca nel nostro territorio” ha affermato.
“Il dna ha è dei nostri cittadini” ha detto il primo cittadino di Ussassai Giovannino Deplano “se lo scopo è portare avanti un progetto nobile come questo voglio che partecipino quelli che hanno realmente a cuore la battaglia vera senza falsi scopi, noi vigileremo perché il progetto vada avanti”
Anche il sindaco di Escalaplano Marco Lampis lancia un appello all’unità affinché si trovino soluzioni sull’importante questione, riavere i dati della biobanca “Il patrimonio genetico non è nella disponibilità del nostro territorio” ha spiegato Lampis “ma è nella disponibilità di chi l’ha comprato, stando uniti possiamo riappropriarci dei campioni del dna, voglio che si torni a fare ricerca nel territorio”.
Soddisfazione per l’incontro d ieri da parte di Flavio Cabitza presidente dell’associazione senza scopo di lucro “Identità Ogliastrina” che da tempo porta avanti la battaglia per la tutela del prezioso bene. Ma anche colpo di scena finale il medico odontoiatra ha infatti annunciato le sue dimissioni dalla presidenza.
“Voglio far capire a tutti che l’associazione non è Flavio Cabitza, penso di aver fatto la cosa più importante: ridare dignità e coscienza alla popolazione, in tantissimi si riconoscono in questa associazione, e grazie a questa associazione noi diventeremo proprietari per sempre del nostro dna”. “Tramite questa associazione – ha proseguito Cabitza – noi possiamo delegare con una firma e revocare il consenso a qualsiasi privato che non rispetti le regole, in questo senso penso di aver assolto il mio compito”.
Flavio Cabitza ha promesso ai cittadini il rientro del dna “a casa”, e non appena questo avverrà e si finirà la raccolta delle firme presenterà le sue dimissioni. Le amministrazioni dal canto loro dovranno ribadire il loro ruolo al fianco dei cittadini come affermato nella serata di ieri.

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