Oristano, riapre la torre di Portixedda, uno dei monumenti simbolo della città
Era chiusa da anni. Oggi, in contemporanea con le Giornate del patrimonio, la torre di Portixedda, uno dei monumenti simbolo di Oristano, è stata riaperta al pubblico. Si tratta di una delle torrette della vecchia cinta muraria che risale al periodo del
Era chiusa da anni. Oggi, in contemporanea con le Giornate del patrimonio, la torre di Portixedda, uno dei monumenti simbolo di Oristano, è stata riaperta al pubblico.
Si tratta di una delle torrette della vecchia cinta muraria che risale al periodo del giudicato d’Arborea. Il Comune ha provveduto sin da subito alla messa in sicurezza, l’impermeabilizzazione della copertura e la pulizia necessaria.
Portixedda potrà essere visitata grazie agli operatori della Memoria storica, la cooperativa che gestisce il museo. Basterà rivolgersi all’Antiquarium per poterla visitare con la guida.Gli orari saranno dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. L’assessore alla Cultura del Comune di Oristano, Massimiliano Sanna, ha dichiarato che la Giunta farà di tutto per trovare le risorse anche per il recupero della torre del giudice Mariano.
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(VIDEO) Come veniva prodotto il vino in Sardegna negli anni ’60? Ce lo racconta un documentario
A differenza di oggi l'Isola, che produceva grandi quantità di uve e di vino, non aveva molte cantine ed esportava soprattutto le vinacce per i tagli del "Continente".
Sardegna terra del vino: è vero oggi quanto era vero 60 anni fa.
Lo dimostra questo documentario Rai, pubblicato su Youtube da PMRec Sardinia.
A differenza di oggi però l’Isola, che produceva grandi quantità di uve e di vino, non aveva molte cantine ed esportava soprattutto le vinacce per i tagli del “Continente”.
Ancora veniva usato da molti l’antico metodo della pigiatura, ma si iniziava a intravedere i barlumi del vino prodotto su scala industriale, oggi uno dei settori più attivi e fiorenti della Sardegna.
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